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Valentino Rossi, parla papà Graziano: “Vale mi stupisce sempre”

Valentino Rossi news – Graziano Rossi, ex pilota e padre del 9 volte campione del mondo, è stato intervistato da Sportitalia e ha parlato del passato e del presente del "Dottore". Per lui l'esperienza negativa in Ducati è ancora “una ferita aperta”, mentre i grandi risultati di questa stagione sono stati una "meravigliosa sorpresa"
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"Sono stato un genitore terribilmente pericoloso"
Graziano Rossi, papà del nove volte campione del mondo Valentino Rossi, ha raccontato il figlio in un'intervista al programma “SI Today” di Sportitalia. Rossi senior ha accennato freddamente al biennio che il figlio ha passato in Ducati: “Temo che quella ferita rimarrà aperta per tanto tempo”. Poi ha cominciato a raccontare con entusiasmo la "rinascita" di quest'anno. In effetti un Rossi così forte non se lo aspettava nemmeno il padre: “Da quando Valentino ha cominciato a vincere le gare nella minimoto, i successi sono sempre stati una grande, piacevole, sorpresa. Quindi questa volta è stata la stessa cosa: io non me lo aspettavo, aspettarselo significa essere un pochino presuntuosi. Io sto buono, calmo, a vedere cosa succede. Quest’anno è stata ancora una volta una sorpresa meravigliosa”. Graziano è stato fondamentale nella carriera del figlio, ma non esattamente come avrebbe voluto: “Sono stato un genitore terribilmente pericoloso per il figlio, perché quando era bimbo ho cercato in tutti i modi di farlo diventare un pilota di automobili. Era il mio sogno e quando Valentino cominciò con i go-kart, aveva sette-otto anni, andò subito abbastanza bene e vinse il primo campionato regionale. Non volevo che Valentino finisse come me sulle moto, perché secondo me quello era uno sport troppo cruento. Quando siamo diventati un po’ più grandi ed è arrivata l’ora di cominciare a correre con i go-kart "veri", scoprimmo che a quel livello le cifre erano impensabili per noi, roba da ricchi. La fortuna di Valentino e anche la mia, è stata che in quel momento sono arrivate in Italia le minimoto: Valentino le ha scoperte e si è appassionato a tal punto che da quella volta, nel 1989, non è più sceso”. Anche nei sogni di Valentino c'era senza dubbio la volontà di entrare nel circus della F1, ma quando è stato il momento di decidere il Dottore ha preferito continuare la sua carriera con le due ruote. Graziano ricorda così quel momento: “Valentino fece le prove e i tempi furono molto buoni. Naturalmente di strada da percorrere ne aveva ancora tanta. Però il motivo per cui Valentino si allontanò un pochino da quella meravigliosa avventura che sarebbe stata la Formula 1 in Ferrari, fu quella prova a Valencia alla quale partecipò con tutti i piloti di Formula 1. In quella occasione Valentino capì che, a differenza del motociclismo, nelle auto un pilota può mettere molto meno di suo, è meno decisivo. Per questo non se la sentì di lasciare il motociclismo, per il quale nutriva ancora una grande passione e che secondo lui poteva dargli ancora grandi risultati e grandi gioie”. Tra le due e le quattro ruote, c'è stato di mezzo anche l'Ape, con cui Valentino si è divertito parecchio: “L’Ape è stato una grande passione di Valentino, è stato un momento importante della sua vita: andava a scuola da Tavullia a Pesaro e quando pioveva, d’inverno, se non avesse scoperto l’Ape sarebbe stato un problema. Ad un certo punto, l’Ape diventò a Tavullia il mezzo da corsa, non più di locomozione. Mi ricordo che l’ultimo Ape che Valentino ebbe tra le mani aveva più di 40 cavalli e faceva i 140 all’ora , un mezzo talmente pericoloso..." conclude sorridendo. In ogni caso, dopo la stagione 2014 terminata al secondo posto in classifica dietro a Marc Marquez, Valentino non ha alcuna intenzione di mollare e Graziano lo ha confermato: Il riposo di Valentino è l’allenamento, quindi è riposo solo fino ad un certo punto ma è comunque divertimento. Sabato e domenica ha organizzato la 100 km del Ranch, una gara di endurance (vedere qui) lunga due ore con 35-38 partecipanti, tra i quali alcuni piloti del Motomondiale. E Valentino è arrivato secondo per un pelo, dietro Bulega”.

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