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Ultime notizie Michael Schumacher: condannati i giornali "spioni"

Condizioni Michael Schumacher - Corinna, moglie dell’ex campione di Formula 1, ha querelato due riviste tedesche colpevoli, secondo la stessa Corte di Monaco di Baviera, di aver diffuso notizie prive di fondamento circa lo stato di salute dell’ex ferrarista. Dopo l’incidente, non è la prima volta che la famiglia Schumacher è costretta a difendere in tribunale la propria privacy
Contro ogni speculazione
In seguito all’incidente sugli sci avvenuto nel dicembre 2013, Michael Schumacher è oggi costretto a letto nella camera-ospedale allestita nella villa di Gland, sul lago di Ginevra. La riabilitazione del campione di Formula 1 sarà ancora molto lunga e gli esiti, purtroppo, ancora incerti. Accanto a lui, oltre all’equipe di di neurologi, fisioterapisti e logopedisti coordinata dal luminare Richard Frackowiak, c’è anche la moglie Corinne, descritta dal professor Jean-François Payen, uno dei medici che lo ha curato nel corso dei sei mesi di ricovero al Centre Hospitalier Universitaire di Grenoble, come una donna che “ha dato prova di una forza di volontà eccezionale, che conosceva bene la gravità della situazione e la lunga strada che le si parava davanti e ha fatto di tutto per migliorare lo stato di salute del marito”. Oltre ad assistere Michael, Corinne difende con altrettanta decisione la privacy della famiglia dalle speculazioni dei media e non ha esitato a qurelare due magazine tedeschi per aver diffuso notizie prive di fondamento circa la condizione dell’ex ferrarista. In particolare, a finire in tribunale è stato il tabloid tedesco “Bunte”, colpevole di aver scritto che “Michael a volte apre gli occhi” e “Si sente ancora l’amore di Corinna”, frasi giudicate dalla Corte di Monaco di Baviera come “una netta prevalenza di voyerismo”, mentre la rivista “Freitzeit-Revue” è stata invece ammonita per aver scritto che “Michael parla già in maniera frammentaria”, insinuando così l’idea che il pilota fosse sulla via della completa guarigione e riportando inoltre  la falsa notizia di una “terapia speciale”.
A tal proposito, Sabine Kehm, portavoce dalla famiglia, aveva qualche mese fa sottolineato come si fosse reso necessario rafforzare la sicurezza intorno alla villa per difendersi dai numerosissimi giornalisti in cerca di una fotografia e capaci di ricorrere, addirittura, ai droni. Innegabile che la famiglia Schumacher abbia scelto di tenere private, salvo qualche rarissima dichiarazione, le condizioni di salute dei Michael: una scelta che, secondo noi, non può essere in alcun modo giudicata, ma, com’è ovvio, soltanto rispettata.

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