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Torino, rissa tra Hell's Angels e due ragazzi: un ferito grave e tre arresti

Armati di una Glock e una Smith&Wesson 357, due ventenni di Giaveno avrebbero organizzato una spedizione punitiva contro gli Hell's Angels che poco prima li avevano allontanati da un parcheggio. Risultati due feriti di cui uno grave e tre arresti
Rissa e sparatoria
Giovedì sera, a L’Aquila, frazione di Giaveno, il piazzale di fronte ad una trattoria di montagna è stato teatro di una violenta rissa e di una sparatoria, che hanno portato al ferimento di due persone e all'arresto di tre persone per tentato omicidio e lesioni aggravate. Coinvolti due giovani ventenni e il loro padre e circa una ventina di Hell’s Angels soliti ritrovarsi nell’alloggio sotto al ristorante. La dinamica di quanto accaduto, ricostruita per il momento dalla testimonianza dei soli ventenni, rimane ancora da chiarire e l’indagine affidata al pm Paolo Toso.
Il tutto si sarebbe verificato intorno alle 23 di giovedì sera, quando, per festeggiare la prima neve dell’anno, quattro ragazzi hanno deciso di divertirsi con una discesa in bob e qualche sgommata con la macchina sul piazzale ghiacciato di fronte alla trattoria (quella sera era chiusa). Quattro o cinque Hells angel avrebbero intimato ai ragazzi di andarsene: “Qui non potete stare. - hanno detto - È nostro territorio. Andatevene”.  A nulla è servita la replica  dei giovani  “Vogliamo fare solo due sgomme coi freni a mano” che, per la seconda volta, sono stati “invitati” ad andarsene. Tornati a casa, però, due dei quattro ragazzi, avrebbero deciso di tornare dai centauri per fargliela pagare. Prese due pistole regolarmente detenute dal padre di uno, sono risaliti verso la trattoria, seguiti però dal padre che nel frattempo s’era accordo della mancanza delle armi. Con spranghe e bastoni, i circa 25 Hell's Angels presenti avrebbero dato il via alla rissa, accanendosi sul padre cinquantenne e colpendolo quando già a terra. il figlio, avrebbe così sparato sia in aria che in terra, colpendo, forse di rimbalzo, un motociclista alla nuca, ora in fin di vita al Cto di Torino. L’altro ragazzo, invece, salito in macchina, si sarebbe fatto strada nella mischia per permettere ai due di salire in auto e fuggire, investendo in tal modo un altro motociclista, che riporta lesioni non gravi alla gamba. I motociclisti hanno immediatamente avvisato i carabinieri, fornendo loro il numero di targa del veicolo. “Non ci siamo accorti che un uomo era rimasto a terra colpito dallo sparo”, hanno detto ai militari, aggiungendo: “Quando siamo andati via non pensavamo che ci fossero feriti”. Questa la versione dei giovani, assistiti, col padre, dall’avvocato Stefano Tizzani, che, nelle prossime ore, sarà confrontata con quella fornita dai biker. 
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