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Presidente ANCMA: chi verrà dopo Capelli?

Confindustria ANCMA - Settimana prossima verrà eletto il nuovo presidente dell'associazione dei produttori di moto, scooter, biciclette e accessori. E per il successore di Corrado Capelli inizia a circolare qualche nome... 
Ormai mancano pochi giorni: l'assemblea di Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) che si terrà la prossima settimana nominerà il nuovo presidente. Si tratta di una poltrona importante, specie di questi tempi con l'industria italiana duramente provata dalla lunga crisi che ha colpito in particolare l'Italia delle due ruote. Chi prenderà il posto di Corrado Capelli (titolare di Caberg) in carica dal 2009? Negli ultimi mesi era circolato il nome di Franco Acerbis, l'industriale bergamasco di abbigliamento e accessori, legato al mondo della moto da un'enorme passione (oltre che dagli interessi aziendali) e per questo benvoluto un po' da tutti gli associati. Qualche settimana fa però Acerbis ha chiarito di non essere interessato alla poltrona, troppo "politica" per un uomo più a suo agio sulle piste dell'Incas Rally che nei corridoi del potere romano. Negli ultimi giorni è uscito un nome nuovo, destinato a scatenare discussioni: si tratta di Stefano Casalini, titolare dell'omonima azienda piacentina da molti anni specializzata nelle cosiddette "microcar" (dal Sulky a tre ruote degli anni 80 agli odierni "quadricicli leggeri"). Ed è proprio il tipo di prodotti dell'azienda di Casalini che fa discutere. La nicchia delle microcar ha poco da dividere con moto e scooter (ai quali addirittura fa concorrenza, anche se negli ultimi tempi le miniauto sono in crisi), per non parlare delle biciclette che sono una componente importante di ANCMA. C'è quindi qualche dubbio sulla rappresentatività di un presidente che non viene dal mondo delle due ruote. Ma i giochi non sono ancora fatti: vedremo se all'ultimo momento Acerbis cambierà idea e accetterà l'investitura, oppure se uscirà qualche nome a sorpresa dell'ultima ora.
Per capire l'importanza della poltrona in gioco, ricordiamo che le aziende associate a Confindustria ANCMA danno lavoro direttamente a circa 13.500 dipendenti e fatturano 4 miliardi di euro. L'industria italiana del ciclo e motociclo, a livello europeo, occupa saldamente il primo posto. Nel nostro Paese operano nel settore circa 6000 punti vendita e, complessivamente, il commercio di bici, moto, ciclomotori, scooter, caschi, componenti ed accessori, tenendo conto anche dell’indotto, dà lavoro a circa 90.000 persone.

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