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Pedaggio autostradale moto – Una petizione per ridurlo del 50%

Traffico autostrade - Il CIM, Coordinamento Italiano Motociclisti, ha lanciato una petizione per chiedere una drastica riduzione delle tariffe autostradali per i motoveicoli. In Italia paghiamo la stessa tariffa delle auto, pur consumando meno e non potendo contare quasi su alcun servizio dedicato
Riduzione del 50%
La questione è annosa: l'Italia è uno degli ultimi paesi europei a non differenziare il pedaggio autostradale tra auto e moto. Un'ingiustizia palese che non trova giustificazione a nessun livello ma che, a quanto pare, nessuno (Ministero dei trasporti, Società che gestiscono le autostrade) ha mai dimostrato di essere seriamente intenzionato a cambiare. Per questo il Coordinamento Italiano Motociclisti ha deciso di lanciare una petizione online per spingere a modificare questa intollerabile situazione di fatto, chiedendo una riduzione del 50% dei pedaggio per le moto. Il “manifesto” di CIM chiarisce: “Le motivazioni della nostra richiesta di riduzione delle tariffe sono sempre le stesse: i motoveicoli, oltre a ricevere un livello di servizio inferiore rispetto agli altri veicoli, comportano una usura inferiore del manto stradale e un minore impatto ambientale."
Richieste a cui gli enti preposti hanno sempre risposto in maniera “evasiva”
1) Ci hanno detto che viene pagato il servizio, ma il servizio che riceviamo non è assolutamente al livello di quello offerto alle auto. Se abbiamo un guasto, oltre a non avere  la garanzia di potere usufruire di un carro attrezzi specifico, la struttura per l'assistenza meccanica in autostrada non è idonea per i motoveicoli. Non parliamo poi della assenza di parcheggi specifici, o del fatto che quando sono presenti, sono del tutto inadeguati... La stessa incoerenza (parità di trattamento?)  la si può rilevare relativamente agli autotreni: il servizio ricevuto è analogo a quello per gli automobilisti, ma loro pagano di più, e allora, come la mettiamo?
2) Ci hanno detto che le tariffe le decide il ministero o l'ANAS, e le concessionarie le possono solo applicare. Però quando vogliono essere propositive, le concessionarie sanno benissimo come fare: basti pensare ai costanti aumenti di inizio anno, continui e puntuali. Le concessionarie sanno anche chiedere convenzioni per un certo tipo di utilizzatori, come per i pendolari. In modo analogo potrebbero quindi chiedere tariffe diverse per le moto.
3) Ci hanno detto che non possono discriminare le moto dalle auto ai caselli. Però hanno dimostrato di potere discriminare tra loro dei veicoli identici, come avviene per i pendolari, che in alcuni tratti autostradali hanno tariffe agevolate. Questo dimostra che quando si vuole, si discrimina anche tra auto e auto. In modo analogo (con tessere prepagate specifiche o con telepass dedicati) si può facilmente fare pagare meno anche le moto.
4) Ci hanno detto che è un costo che non si possono permettere. Peccato che successivamente, quando abbiamo paventato che le moto avrebbero potuto disertare le autostrade, hanno detto che il traffico motociclistico  è per loro irrisorio... A seconda del caso, una risposta diversa? Ma dopo che hanno detto che è irrisorio, anche se ci regalassero i pedaggi, per loro non sarebbe di certo un problema!

Insomma, dal 1991 il Comitato si batte per cercare di cambiare questa situazione, e oggi ci riprova richiedendo un abbattimento del pedaggio del 50%. Se anche voi volete aderire alla petizione andate su Change.org. Perché sia valida servono 10.000 firme, al momento siamo a quota 3.000. Fatevi avanti!
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