Salta al contenuto principale

Novità Gruppo Piaggio, il casco Skully e la bici elettrica a EICMA 2014

Il gruppo Piaggio ha deciso di mostrare un paio di novità high-tech che potrebbero influenzare parecchio la mobilità del futuro e il rapporto tra utente e veicolo. La Electric Bike Project è un prototipo di bici a pedalata assistita che "comunica" con chi la usa e con l'ambiente circostante. Il casco Skully invece porta nel mondo della moto le tecnologie aeronautiche e la "realtà aumentata"
Novità ad alta tecnologia per Piaggio
Mentre con i marchi "motociclistici" del gruppo (Aprilia e Moto Guzzi) il gruppo di Pontedera ha puntato forte sulla tradizione, il marchio "istituzionale" Piaggio per questo EICMA ha portato i visitatori nel futuro con due prodotti  "high tech" . Il primo si chiama Skully ed è un casco realizzato in collaborazione con l'omonima azienda americana (www.skullysystems.com), attraverso il quale il pilota può ricevere informazioni visualizzandole anche sulla visiera con tecnologia "head-up display", ma può anche controllare via voce le funzioni che la PMP, cioè la Piattaforma Multimediale Piaggio (il sistema elettronico già disponibile su alcuni modelli del Gruppo) gli mette a disposizione, senza bisogno di staccare le mani dal manubrio. Allo stand di Eicma questa tecnologia viene mostrata "dal vivo" su una moto in un viaggio virtuale. La seconda novità si chiama Electric Bike Project, una e-bike con motore Piaggio da 250-350 W e sistema di controllo tramite display all’avanguardia. Nella batteria è alloggiato un dispositivo GPS per la sicurezza mentre il display è removibile e funziona in pratica da "chiave di sicurezza". La batteria da 400 Wh, agli ioni di litio, è alloggiata sotto la sella e fornisce un'autonomia particolarmente elevata, mediamente compresa tra i 60 e i 120 chilometri in dipendenza delle modalità e condizioni di utilizzo. La PMP è presente anche su questa bici e permette allo smartphone di collegarsi con la bici via bluetooth. Un’altra funzione interessante è la tecnologia DEA (Dynamic Engine Assistance), che consente invece di programmare il livello di assistenza offerto dal motore elettrico in percentuale sempre variabile, ma in rapporto alla potenza offerta dal ciclista. La Electric Bike Project si trasforma  così in una una specie di "macchina da fitness" sulla quale il ciclista può impostare lo sforzo (ad esempio, 100W di sforzo) oppure una certa frequenza di pedalata o velocità massima, lasciando libero il motore di aumentare o diminuire il suo contributo sulla base delle variazioni altimetriche per rispettare i parametri impostati e coerenti col programma di allenamento che si intende realizzare. Al momento si tratta di un prototipo, ma non ci sarebbe da stupirsi se trovassimo la EBP a breve in vendita dai concessionari del Gruppo.

Leggi altro su:

Aggiungi un commento