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MotoGP 2015, Lorenzo: “Valentino Rossi è un pilota pulito e intelligente”

Con la vittoria ad Aragon, Jorge Lorenzo ha aumentato le sue probabilità per conquistare il titolo, anche se sono tante le variabili che potrebbero ancora condizionare la sua "volata". Le gare da affrontare sono quattro e il maiorchino spera di non trovarsi mai impegnato in un corpo a corpo con Valentino Rossi
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"Vale fa pochi errori"
Ormai la fine del campionato è vicina, Valentino Rossi e Jorge Lorenzo sono separati solo da 14 punti. Il maiorchino ha trionfato nel Gran Premio di Aragon recuperando 9 punti sul pesarese, e facendo crescere le sue quotazioni per la vittoria del titolo, ma alla Gazzetta dello Sport ha spiegato: “A Brno dicevo 50-50, poi Valentino ha visto aumentare le proprie possibilità. Ne ha ancora qualcuna in più, dipenderà dalle circostanze, dalla fortuna, dalla sfortuna, dal tempo". Il duello che si sta  disputando è di quelli all'ultimo respiro e i due piloti in lizza sono compagni di squadra: “Quasi sempre chi vince è il più forte, anzi il più veloce. Può succedere che quest'anno non sarà così. Ma se vince Valentino, darà una lezione a tutti, dimostrando che a 36 anni ha ancora la motivazione per impegnarsi e vincere". Domenica scorsa Valentino ha sfidato in un entusiasmante corpo a corpo Dani Pedrosa e lo spagnolo ha saputo difendersi dai suoi attacchi, tanto da riuscire a concludere davanti. Da molto tempo, invece, non si vedono Rossi e Lorenzo impegnati in sorpassi da botta e risposta, e il maiorchino preferirebbe che la cosa continuasse così: “Non facciamo una battaglia da molto. Vediamo la prossima volta, anche se spero che sia il prossimo anno. Vorrebbe dire che sono andato più forte di lui nelle ultime quattro gare. Non ho mai avuto una grande staccata, ma sono migliorato tanto. Se lo ha fatto Dani, che di solito non è un grande staccatore, se a volte lo ha fatto Stoner e lo ha fatto anche Marquez, posso farlo pure io". Lorenzo nutre grande rispetto per il suo attuale rivale e ha detto: “È un pilota pulito, intelligente e che fa pochi errori. Molto più simile ai Lawson e ai Rainey che non agli Schwantz o ai Marquez. È uno dei migliori, se non il migliore”.

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