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MotoGP 2015, Ducati in difficoltà, quando arriverà la vittoria?

La casa di Borgo Panigale aveva iniziato il campionato moto bene e l'obiettivo di portare a casa almeno vittoria sembrava a portata di mano. Negli ultimi GP, prima della sosta estiva, però le cose non sono andate per il verso giusto. Ducati non va a podio da ben tre gare e al Sachsenring il ritardo dai migliori è stato pesante. Come sarà la seconda parte delal stagione per le rosse? Proviamo a fare il punto della situazione
Le difficoltà di Ducati
Dopo un 2014 di duro lavoro, per mettere a punto un nuovo progetto finalmente veloce e competitivo, a febbraio 2015 c'è stato il tanto atteso debutto della Desmosedici GP15, la nuova rossa, fin dai primi test, ha dimostrato di essere nata bene. Il debutto in campionato in Qatar è stato strepitoso: doppio podio con Dovizioso in seconda piazza e Iannone in terza. Entrambi i piloti italiani hanno fin da subito avuto un grande feeling con la nuova “rossa” di Borgo Panigale e sembrava proprio che il Direttore Generale di Ducati Corse Gigi Dall'Igna avesse compiuto il miracolo tanto atteso.
Sui circuiti di Indianapolis e Argentina Desmo Dovi è salito sempre sul secondo gradino del podio e anche il compagno di squadra Iannone, si è comportato bene, rimanendo nei primi cinque. Il Gran Premio di Jerez è stata la prima gara opaca per entrambi i piloti, ma tutto è dipeso da loro errori, il riscatto è arrivato a Le Mans con il Dovi terzo, mentre al Mugello Iannone ha fatto una gara fantastica tagliando il traguardo in seconda posizione dietro a Valentino Rossi.
La tappa del Mugello però è stata l'ultima nota positiva: nel successivo GP di Catalunya, Iannone ha svolto una bella gara giocandosi la terza posizione con Dani Pedrosa e terminando quarto, mentre Andrea Dovizioso è caduto. Ad Assen e al Sachensenring, invece, le cose si sono fatte realmente complicate. Il migliore tra i due piloti è stato Iannone, che ha portato a casa un quarto e un quinto posto, senza però riuscire a lottare con le Honda e Yamaha ufficiali. Il GP di Germania è stato il più complicato, la gara è terminata con Iannone con quasi undici secondi di ritardo da Jorge Lorenzo, quarto classificato.
La situazione di Andrea Dovizioso, invece, è ancora più critica: il forlivese nelle ultime quattro gare ha raccolto tre zeri. Al Mugello è stato sfortunato, durante la gara si è rotta la corona della sua GP15 costringendolo al ritiro. Sul circuito di Barcellona ha commesso un errore ed è caduto. Ad Assen un problema tecnico lo ha frenato e ha terminato la corsa in dodicesima posizione. Al Sachsenring, infine, è scivolato a metà gara. Questo rendimento lo ha fatto retrocedere in classifica,ora è in quinta posizione a pari punti con Bradley Smith. Dovizioso ha certamente delle colpe, ma anche la moto non l'ha "aiutato".
La GP15 aveva iniziato talmente forte e bene che un periodo così difficile ha sorpreso un po' tutti, oggi l'obiettivo del campionato, vincere almeno una gara, sembra dififcile da centrare, ma non impossibile. La squadra corse sta lavorando duramente e i test di qualche settimana fa a Misano sono serviti per indirizzare meglio il lavoro di sviluppo. I prossimi circuiti sono più favorevoli alla Desmosedici, mentre il GP di Germania, con curve lunghe e difficili ha messo a nudo quelli che sono i difetti attuali della moto: problemi nel gestire le derapate e nel tenere le linee quando è al massimo angolo di piega. Inevitabile che ci sia ancora qualcosa da perfezionare, il progetto è tutto nuovo e la priorità era di eliminare il "sottosterzo" cronico delle ultime Ducati, cioè la difficoltà che avevano i piloti nell'inserire la moto in curva e "farla girare". Questo problema (sempre evidenziato da Rossi durante la sua esperienza a Borgo Panigale) era il più grave ed è stato risolto, per gli altri bisogna essere fiduciosi, a Misano potremmo essere sorpresi... 

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