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MotoGP 2014 Marc Marquez intervista esclusiva: "In Argentina sarò al 100%"

MotoGP 2014 news - Abbiamo intervistato il campione del mondo Honda durante la presentazione della Nilox F-60 MM93, la action camera griffata col suo nome. Ha parlato di tutto, dal suo stile di guida, di suo fratello Alex, del suo stato di grazia attuale e dei suoi avversari. Ecco cosa ci ha raccontato
Il mondiale MotoGP è iniziato nel migliore dei modi per Marc marquez (nella foto, assieme al fratello Alex), due vittorie secche nei primi due GP nonostante non sia in piena forma a causa della frattura del perone rimediata in allenamento prima dell'inizio della stagione. In Qatar Marc ha vinto dopo uno spendido duello con Valentino Rossi, in Texas non ha avuto rivali, vincendo con sicurezza. L'abbiamo incontrato alla presentazione della action camera di Nilox griffata con suo nome e abbiamo potuto scambiare qualche battuta con lui. Ecco cosa ci ha raccontato.

Cominciamo da domenica. Ad Austin lo scorso anno, hai in qualche modo bussato alla porta dei grandi, facendo loro capire che per il titolo c'eri anche tu. Quest'anno hai bissato il successo, dimostrando di essere il più forte. Dove vuoi arrivare?
(ride) Voglio provare a fare a meglio. Già lo scorso anno, vincendo il titolo ho fatto qualcosa di grande, nel 2014 vorrei provare a fare ancora di più. Mi piacerebbe vincere più gare, ottenere più punti. Sarà difficile, soprattutto psicologicamente, ma ci proverò.

Tu hai realizzato il sogno di molti tifosi bambini, trovarti a duellare con un tuo mito d'infanzia (Valentino Rossi). Anzi, ti sei spinto oltre, battendolo in maniera netta. Cosa si prova in questi momenti?
Il primo anno è stato speciale. Ricordo la prima gara in Qatar, in quel caso arrivò davanti a me. Però ho bene impresse le sensazioni, ricordo la sua tuta la prima volta che me lo sono trovato davanti, per me fu un'emozione indescrivibile. Il ricordo più netto però è stato in Malesia, durante i primi test. La prima volta che ho provato a seguirlo mi sono imbambolato e mi sono dimenticato di aprire il gas. Quando mi sono detto "Bene, ora provo stargli dietro" lui era già due secondi avanti a me.

Tornando al campionato: Lorenzo sembra quasi deconcentrato, Pedrosa, per quanto costante non sembra al momento in grado di impensierirti. Secondo te, chi sarà il tuo avversario più accreditato?
Secondo me è presto per dire che Lorenzo è fuori dai giochi. Io lo vedevo forte prima e ancora oggi per me ha tutto per puntare al titolo. Ha fatto due errori in due gare, ma è una casualità. Anche Pedrosa, lo considero sempre pericoloso. Magari non vince molto ma è sempre lì. Secondo, terzo, lui a podio ci va quasi sempre. La sua costanza è fondamentale, non fa rumore, ma in ottica campionato la sua presenza si sente.  E poi c'è Valentino, e da lui io mi aspetto di tutto. Ad Austin ad esempio, senza il problema alla gomma Rossi sarebbe arrivato terzo in un circuito che di solito è favorevole alla Honda e in special modo al mio stile di guida.

Tornando alla falsa partenza di Lorenzo, ad Austin. Non è il primo pilota ad aver fatto un errore così macroscopico. A memoria, ad esempio, si ricorda la caduta di Stoner durante un giro di allineamento nel GP di Valencia nel 2009. Tu nella tua carriera, invece, hai fatto qualcosa di simile nel 2010, ma gli esiti sono stati molto diversi...
È vero, ci sono andato vicino nel 2010 all'Estoril. Sono caduto nel giro di allineamento dopo la bandiera rossa per pioggia ma, fortunatamente, sono riuscito a rientrare ai box e prendere il muletto. Quello poteva essere un errore fatale per il mio campionato, poi, fortunatamente ho fatto quello che ho fatto (rimonta dal 16o posto, vittoria e grande ipoteca sul campionato, poi vinto)...

Parlando di te, che tipo di allenamento svolgi nelle giornate tra un GP e l'altro?
Beh, innanzitutto torno a casa mia e questa è già una buona cosa. Faccio molta bicicletta, corro, poca palestra perché mi annoia. Con le moto cerco di non esagerare, a differenza di altri che amano il cross, io preferisco allenarmi col dirt track.

Ti abbiamo visto battere il campione americano al Trofeo Superprestigio Dirt Track. Lo stile di guida "alla Marquez" è diventato sinonimo di spettacolo ed efficacia, tanto che alcuni piloti stanno persino provando a imitarlo (tra cui persino Valentino). Quanto conta nelle tue vittorie?
Davvero, alle volte ci penso e mi chiedo se non è il caso di provare ad adottare uno stile di guida più pulito, più normale. Magari, penso, potrebbe essere più efficace e senza dubbio meno stancante. Eppure, quando ci provo per alcuni giri non mi sento bene. Io ho bisogno di sentire la moto che si muove, mi serve per capire cosa succede là sotto.

Alex, tuo fratello, sembra promettere molto bene. Riesci a predire quali potrebbero essere i suoi margini di miglioramento?
È sempre molto difficile valutare i piloti giovani e Alex ha solo 17 anni. Io stesso, quando cercavo di valutarmi in passato, ogni volta ero sempre convinto di essere arrivato al mio top. Poi ogni anno facevo un passo in più. Alex ha talento, ma deve fare esperienza, e l'errore di Austin (caduto mentre era quarto) ne è l'esempio. Di certo ha dimostrato carattere, io lo dico sempre: cadere, se sei davanti, va bene, perché vuol dire che ci hai provato e hai dato gas. I problemi iniziano quando cadi e sei quindicesimo...

Tu sei testimonial Nilox, e le action camera sono diventate, ormai da alcuni anni, di uso comune per moltissimi appassionati. Tu, nella vita di tutti i giorni ne fai uso?
Sì, le action camera di solito le uso tra per rivedermi quando mi alleno in bicicletta oppure facendo dirt track. Io e mio fratello ne utilizziamo una a testa e poi, a fine gara rivediamo i nostri movimenti, per capire che linee abbiamo utilizzato e dove si può migliorare.

Un'ultima domanda, come sta la tua gamba?
Molto meglio anche se mi fa ancora un po' male. Ad esempio, il viaggio di ritorno da Austin è stato difficile, tenere la gamba immobile è ancora doloroso. Fortunatamente però, vedo i miglioramenti: bene in Qatar, un po' meglio in Texas e speriamo di essere al 100% per l'Argentina.

... In Qatar e in Texas non eri in forma e hai stravinto. In Argentina conti di tornare al top... Il campionato è ancora aperto?
Sono passate solo due gare, è troppo presto per fare pronostici (ride)

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