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Moto3, intervista a Romano Fenati: “Il Mugello è la gara più spettacolare al mondo”

Moto3 news – Romano Fenati ha iniziato alla grande la stagione, e anche se preferisce non fare pronostici, è evidente il buon feeling con il nuovo team. Ecco cosa ci ha raccontato dello scorso anno, della sua Honda “senza difetti” e dei complimenti ricevuti da Valentino Rossi e Uccio...
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L'anno scorso la stagione di Romano Fenati si era interrotta prima del Gran Premio d'Austria, per la frattura insanabile con lo Sky Racing Team VR46. Fenati è stato poi ingaggiato dal team Marinelli Rivacold Snipers e in questa stagione di Moto3 ha raccolto il primo successo italiano ad Austin e ora è in classifica è in quarta posizione. In vista del GP del Mugello la nostra Serena Zunino ha fatto quattro chiacchierare con lui, ecco cosa le ha raccontato.

Sei stato il primo pilota italiano a vincere in questo 2017, te l'aspettavi?
No assolutamente, e sono molto contento. Mi aspettavo di fare dei bei risultati e fortunatamente sono arrivati prima. Sono orgoglioso della vittoria, ma bisogna continuare così e il difficile è questo.

Hai fatto una gara magistrale ad Austin, me la racconti?
Siamo stati fortunati con la seconda partenza, sono riuscito a partire un po' meglio e a mettere la gomma nuova davanti. Ho attaccato Canet all'inizio della gara e sono riuscito a rimanere con lui nei primi giri, poi ha commesso un errore e io ne ho approfittato. Da lì in poi sono arrivato fino alla fine mantenendo il mio passo e stando tranquillo.

La vittoria di Austin l'hai dedicata ai terremotati...
Sì, più che ai terremotati alla mia terra, ad Ascoli soprattutto, che comprende tutti quelli che hanno sofferto con me per il terremoto.

Cosa ti aspetti da questa stagione?
Non mi aspetto nulla dal mondiale. Mi sono imposto di viaggiare giorno per giorno, prova dopo prova, e cercare di dare il massimo ad ogni turno. Risolvere i problemi poco a poco. Ogni pista è una storia a sé. La moto va sempre forte. Magari abbiamo avuto qualche problemino in Qatar, o in Argentina, ma cose piccole che poi abbiamo risolto. La Honda non ha difetti.

Com è stato tornare nel paddock, in Qatar?
Bello, è il mio habitat. Ci sono i pro e i contro come in tutte le cose.

Ti senti cambiato come persona dallo scorso anno?
Quello che mi ha cambiato è stata la situazione che abbiamo avuto a casa, ad Ascoli e dintorni. Mi ha cambiato nel profondo. Bisogna vivere giorno per giorno, fare tutto quello che si può fare. Non voglio essere pessimista, anzi, voglio essere molto positivo, mi piace vivere e bisogna vivere la vita ogni secondo perché è un attimo.

Cosa sono per te le corse?
Sono la normalità, ho bisogno di questo. È da quando ho quattro anni che lo faccio, è la mia vita. È come respirare, camminare. Devo andare in moto, o comunque stare su un mezzo a motore, smontare, rimontare...

Com'è stato l'approccio con il nuovo team?
Molto buono, mi hanno accolto come un figlio e mi sento come in famiglia. Con i ragazzi nel box c'è un buon rapporto, quindi ci si può permettere di spiegare le cose in maniera sincera e semplice. Se le cose non vanno bene non bisogna fare per forza la domanda in carta da bollo per essere ascoltati. Magari vado lì, ammicco e gli dico “Mi dai una mano per favore?”

Tra poco, ai primi di maggio, si correrà al Mugello, che appuntamento è per te?
È molto speciale, è bellissimo. Spero di fare contente molte persone. È il gran premio di casa e, anche se in casa è sempre tutto più difficile, partiamo con il presupposto di fare bene e di divertirci, ma è la gara più spettacolare al mondo. Non vedo l'ora!

Non vuoi fare un pronostico di questo 2017?
No no, non dico niente perché magari smetto a metà stagione, vai a capire! (ride) Scherzo, ma non dico nulla. L'unico obiettivo è arrivare a metà stagione e fare meglio di quella precedente, e per la seconda metà di fare meglio degli anni passati. Ridiamoci su che è meglio!

Ho letto che dopo Austin hai ricevuto i complimenti di Valentino, vi siete parlati direttamente?
Mi ha fatto molto piacere leggere i complimenti che mi ha fatto, ma non ci siamo parlati. Mi ha mandato un messaggio Uccio, scrivendomi “Vaffanculo!” ma era una cosa simpatica e bella, mi ha fatto molto piacere ricevere i complimenti da parte di entrambi, e comunque il rapporto lavorativo si è interrotto, ma l'amicizia non è finita com'è stato scritto sui giornali. C'è poco di vero su quanto è stato riportato.

Hai qualche rimpianto?
No, sinceramente nessuno. Sono una persona estremamente buona e quando vedo le ingiustizie sbaglio, perché in questo mondo bisogna stare più zitti, e io non riesco. È andata bene così, sono rimasto a casa per stare accanto alle persone che avevano bisogno di me. Le gare sono passate in secondo piano. Ora sono tornate in primo piano, ma da quando c'è stato il terremoto... Vedere quegli spettacoli orribili non è bello. Prima di tutto ci sono sempre le persone e la famiglia.

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