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Moto3 2014, intervista esclusiva ad Alex Marquez: “Marc è il mio mentore”

Moto3 news – Si sta giocando il titolo nella categoria minore del Motomondiale ed ha per fratello il nuovo fenomeno della MotoGP. Lui è Alex Marquez, a Misano ci ha un'intervista e abbiamo chiacchierato sulla sua attuale stagione in Moto3, sul suo futuro in Moto2 e quanto pesi avere per fratello un campionissimo come Marc
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Alex #12  
Se li si guarda in viso, si assomigliano parecchio, ma quello che più li accomuna è la battua sempre pronta e la risata che non manca mai. Stiamo parlando dei fratelli Marquez: Alex è il fratello minore del campione in carica di MotoGP Marc, è al suo terzo anno di Motomondiale, corre sulla Honda del team Estrella Galicia ed è in piena lotta per il titolo di Moto3 con Jack Miller e il suo compagno Alex Rins. Prima che iniziasse il Gran Premio di Misano, che ha concluso in seconda posizione, dopo una lotta serrata con Rins, abbiamo potuto intervistarlo e parlare di molte cose, passate, presenti e future.

Quando hai deciso che volevi diventare pilota?
Quando ero piccolo avevo detto al mio papà che volevo essere il meccanico di mio fratello. Un giorno però sono andato a vederlo, ho voluto salire in sella e lì ho deciso che avrei voluto essere pilota, non meccanico.

Che sensazioni hai quando sia tu che tuo fratello vincete nello stesso week end?
È successo solo due volte, speriamo che succeda più spesso, ma è la sensazione di un fine settimana perfetto sotto tutti i punti di vista. È successo a Montmelo che è stato molto speciale, perché è il nostro Gran Premio di casa e c'era la nostra gente, è stata la realizzazione di uno di quei piccoli sogni che hai fin da piccolo.

Come commenti questa tua stagione?
Finora sta andando bene, siamo a nove punti dal primo ed è molto importante essere in lotta per il titolo. Quello che dobbiamo fare è continuare così, accorciando la distanza con il leader e vedremo quando mancheranno due o tre gare alla fine, come sarà la situazione.

In che rapporti sei con Alex Rins?
Quando viaggiamo, con tutto il team, è normale, siamo amici perché è da tanti anni che partecipiamo alle stesse gare. Abbiamo un rapporto corretto, ovviamente quando siamo in pista di amici non ce ne sono.

Qual è stato il tuo errore più grande finora?
Credo quello di Austin, mancavano due curve alla fine e sono caduto mentre ero al quarto posto. Adesso ci avrebbero fatto comodo quei punti, anche se non mi piace guardare al passato.

Chi è il tuo mito di motociclismo?
Adesso il mio “referente” è Marc, come è logico. Quando ero piccolo seguivo molto Dani Pedrosa.

Hai pressione per essere il fratello di Marc?
É normale che la gente da fuori ti metta pressione, con lui sono abituati male perché vince sempre (ride). Quando sono nel circuito però sto lontano da tutto questo, concentrato sul mio lavoro.

Dall'anno prossimo sarai in Moto2, che aspettative hai?
Sarà il primo anno, con molti piloti abbiamo visto che è difficile l'adattamento. Bisogna imparare molte cose nuove, faremo un passo alla volta, senza perder la calma in nessun momento e provare a migliorare giorno dopo giorno.

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