Il cuore a Bologna, la testa a Milano

La Moto Morini si è rimessa in corsa. A quasi un anno dall'acquisizione del marchio bolognese da parte della Eagle Bike (società milanese con sei milioni di euro di capitale sociale), i titolari Sandro Capotosti e Ruggeromassimo Jannuzzelli hanno reso noto il programma che dovrebbe riportare la Moto Morini a essere attiva e competitiva sul mercato. Qualche giorno fa sono entrati 16 nuovi assunti nella fabbrica di via Porrettana, alle porte di Bologna: un gruppo che comprende dirigenti e tecnici della "vecchia" Moto Morini, ma anche giovani appassionati a cui saranno affidati incarichi di rilievo. Ce lo ha confermato lo stesso Jannuzzelli, raggiunto telefonicamente nella sede milanese della Eagle Bike dove è già attivo l'ufficio commerciale e marketing.

Per ora solo Corsaro, Scrambler e Granpasso

Entro gennaio sono previste altre 20 nuove assunzioni da destinare al reparto produttivo: per la maggior parte si tratterà di ex-dipendenti. La produzione ripartirà con i tre modelli di maggiore successo (prima della chiusura): la naked Corsaro 1200, la Scrambler e soprattutto la crossover Granpasso, la più apprezzata della vecchia gamma. Scompare dal listino la 9 1/2, un modello poco redditizio e mai premiato dai dati di vendita.

Ma in futuro...

La nuova proprietà, una volta ricominciata l'attività, ha già in mente un nuovo modello sempre costruito attorno al classico bicilindrico da 1200 cm³, che potrebbe già debuttare entro la fine del prossimo anno. Pur mantenendo il riserbo sulla tipologia di moto,  Jannuzzelli e Capotosti garantiscono che sarà in pieno stile Moto Morini.
Noi non possiamo che augurare buon lavoro alla nuova proprietà, in attesa di presentare di nuovo i suoi prodotti e soprattutto di poterli provare.

E voi cosa ne pensate: c'è un mercato per le Moto Morini? Quale potrebbe (o dovrebbe) essere la nuova moto?