Salta al contenuto principale

Moto e bici elettriche: in arrivo incentivi?

Il 27 maggio agli Stati Generali dell’Auto elettrica verrà presentata la “Carta di Arese”, documento contenente una serie di provvedimenti a favore della mobilità elettrica. Un documento che potrebbe essere sottoscritto dal Governo per accedere ai contributi Europei. Il piano conterrebbe, tra l'altro, agevolazioni fiscali all'acquisto, la razionalizzazione della rete di ricarica e la riduzione delle tariffe dell'energia destinata alle batterie
Incerti i contributi economici
Si fanno sempre più intense le voci di iniziative governative per favorire la diffusione di veicoli elettrici, modelli ancora poco diffusi in Italia per l'assenza di agevolazioni se si esclude l'esenzione del bollo per cinque anni. Viceversa, in molti paesi europei gli incentivi e i provvedimenti a supporto di auto e moto con la “scossa” stanno avviando il mercato della mobilità a zero emissioni. A intensificare i rumors di prossimi interventi legislativi è l'approssimarsi di rEVolution Electric Drive Days, l'evento in programma il 27 e 28 maggio al Centro Guida Sicura dell’Aci di Lainate. Appuntamento che, tra l'altro, ospiterà gli Stati Generali dell’Auto elettrica dal quale dovrebbe uscire la “Carta di Arese”, documento contenente le direttive per promuovere la mobilità elettrica elaborate dai diversi operatori del settore, come l'Autorità per l'energia elettrica e il gas, il Gestore dei servizi energetici (GSE) e l'associazione ambientalista Class Onlus. Sui contenuti della “Carta” si fanno molte supposizioni. Di certo ci dovrebbe essere la richiesta di avere l'Iva agevolata al 4% sull'acquisto dei veicoli e, forse, l'introduzione di misure di detrazione fiscale come già avviene per le ristrutturazioni edilizie volte all'efficienza energetica. Meno probabile, ma non da escludere, è il sollecito di creare degli incentivi economici diretti, quali lo “sconto” sull'acquisto. Proposta, per altro, che richiederebbe la definizione delle cifre del contributo e se a poterne usufruire sono solo gli acquirenti di auto o furgoni elettrici o anche quelli di moto, scooter ed e-bike. Indubbia è, viceversa, la presenza di provvedimenti a sostegno dell'infrastruttura di ricarica. Un tema sul quale il ministro dei trasporti Graziano Del Rio ha già annunciato un piano per avere 20.000 colonnine pubbliche entro il 2018, ma che i promotori della “Carta di Arese” intendono “razionalizzare”. In particolare, l'obiettivo è stabilire delle regole per la collocazione delle “prese” e, soprattutto, puntare su una rete di ricarica veloce lungo le principali direttrici di collegamento tra le città e in autostrada, dove sarebbe proposto il “rifornimento” gratuito. Il piano prevederebbe pure la facilitazione delle norme burocratiche per l'installazione delle wall box domestiche e la richiesta di una tariffa incentivante per la ricarica, sia pubblica sia domestica. Gli attuali importi stabiliti dall'Autorità per l'energia (oltre 0,40 euro/kW), infatti, sono troppo alti e rendono arduo ottenere risparmi dal distributore sufficienti per il recupero del maggiore esborso effettuato per l'acquisto del veicolo a batterie. Altre risoluzioni possibili sono le agevolazioni economiche per l'installazione dei retrofit (i kit di conversione per trasformare i modelli tradizionali in elettrici), la definizione di regole per il riutilizzo o il riciclo delle batterie a fine vita e la promozione delle reti elettriche intelligenti che consentono lo scambio bidirezionale tra auto e rete elettrica. Un tema, quest'ultimo, considerato da molti indispensabile per sfruttare appieno la “corrente” proveniente da fonti rinnovabili e per ottimizzare i consumi energetici del paese. Le ipotetiche richieste della “Carta di Arese” potrebbero, secondo indiscrezioni, essere condivise dal Governo e sottoscritte proprio in occasione degli Stati Generali dell’Auto elettrica del 27 maggio. I più ottimisti presumono che l'esecutivo abbia già predisposto i fondi necessari per l'attuazione del piano che oscillerebbero tra 500 milioni e un miliardo di euro. Ricordiamo che l'Unione europea ha programmi di finanziamento a sostegno degli Stati con un progetto articolato a favore della mobilità elettrica, progetto che deve essere consegnato entro il 18 novembre 2016. Indizio che confermerebbe l'interesse del Governo a sottoscrivere la “Carta di Arese”.

Aggiungi un commento