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Mandello del Lario, Colaninno abbandona il progetto per il nuovo Museo Moto Guzzi

Promesso già nel 2011 e accompagnato da anni di annunci,  il nuovo Museo della Moto Guzzi di Mandello non si farà o, perlomeno, a pagare non sarà il gruppo Piaggio. Il presidente Roberto Colaninno ritira la proposta, deludendo appassionati e cittadini. Risponde il sindaco, forte anche dell’appoggio di Maroni
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Promesse non mantenute
“Non ci sono i presupposti perché un progetto di quella portata possa essere effettivamente preso in considerazione. Naturalmente apprezzo l’attaccamento del territorio al marchio Guzzi e le iniziative che le istituzioni volessero concretizzare”. Così il Presidente Roberto Colaninno volta le spalle a chi aveva creduto alle sue dichiarazioni degli anni scorsi, mandando all’aria un progetto che sembrava realmente destinato ad andare in porto nel 2021: l’apertura a Mandello di un nuovo Museo della Moto Guzzi, in occasione del centenario della casa nata nel 1921.
Dopo i primi entusiasmi, dunque, il Presidente Piaggio (forse resosi conto delle difficoltà e dei costi), abbandona così un progetto che avrebbe dovuto trasformare il comune lecchese nella “Disneyland delle moto”: il progetto prevedeva infatti la creazione di un vero e proprio "polo museale", passando così dai 600 metri quadrati del museo attuale (all'interno della fabbrica) a 6 mila metri quadrati, creando anche un “Moto Guzzi bar” e un nuovo negozio con prodotti a marchio Guzzi.  
Dopo il cambio di rotta di Colaninno, la palla passa in mano alle “istituzioni che volessero concretizzare”, come dire: se volete, pensateci voi! Ma, è chiaro, tra autorizzazioni e costi, l’idea di un museo pronto entro il 2021 è lontana anni luce: senza l’aiuto economico del Gruppo, il comune ha poco da poter fare. Delusi non solo gli appassionati del marchio, ma tutti i cittadini di Mandello, di cui il sindaco Riccardo Fasoli si fa portavoce con una lettera molto chiara e che certo non nasconde amarezza e delusione per una promessa non mantenuta. Arriva intanto l’appoggio del presidente della Regione Roberto Maroni, che promette di non arrendersi…
Ecco qui sotto la lettera del Sindaco di Mandello del Lario:

Stimatissimo Presidente,
la ringrazio per la risposta che mi ha inviato. Sono contento che finalmente si sia fatta chiarezza sulle vostre intenzioni. Non le nascondo, perché non è nei miei modi, un grandissimo dispiacere. La sostanziale differenza tra i suoi annunci nelle ultime due edizioni dell’esposizione internazionale del ciclo e del motociclo di Milano e il contenuto della Sua missiva lasciano me, gli appassionati e credo anche tutte le altre istituzioni coinvolte decisamente spiazzati. Sono forse troppo poco politico, ma a Mandello le parole, soprattutto se si parla di Guzzi, valgono ancora molto, hanno ancora una funzione importante e permettono di accrescere la stima reciproca e sono il primo segno di rispetto.
Quella che lei definisce una discussione mai divenuta concreta ipotesi di lavoro era stata presentata al consiglio comunale da un vostro referente. Tale presentazione era stata anticipata da diversi incontri dove vennero persino definite le competenze della futura fondazione e dei suoi organi (ho qui vostri documenti di presentazione). So che questi passaggi non hanno un formale valore giuridico ma non possono essere considerati come un nulla di fatto ed un nulla di promesso.
La disponibilità così grande da parte delle istituzioni è un treno che Lei meglio di me sa, non sarà facile riveder passare.
Non le nego che la Sua risposta desta in me molta preoccupazione anche per l’area produttiva. Giacciono da due anni e poco più i progetti di ristrutturazione che mai hanno visto la luce. Le chiedo, se possibile, di utilizzare la stessa chiarezza di questa sua ultima missiva anche per questi aspetti. Le riconfermo come già fatto da molti miei predecessori che l’area ove sorge lo stabilimento manterrà sempre la stessa destinazione urbanistica.
Il nostro attaccamento al marchio Moto Guzzi è e può essere ancor di più (come le scrissi già lo scorso anno senza ottenere risposta) uno strumento di marketing gratuito senza eguali. Se a farla tornare suo suoi passi è stato l’aspetto economico, sediamoci ad un tavolo e vedrà che può non essere un tema decisivo.
Spero possa rivedere la Sua posizione.
Mi auguro di vederla presto a Mandello del Lario per parlarne di persona.
Con sincera stima

Il sindaco

Riccardo Fasoli
 

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