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La tecnica della motocicletta: le misure della ciclistica

Ogni moto è caratterizzata da alcune misure (o quote ciclistiche) che determinano il suo comportamento dinamico e il tipo di utilizzo a cui è destinata. Ecco una semplice guida per capire il significato di alcuni termini e i numeri che spesso si leggono sulle schede tecniche delle moto
La geometria è tutto
La motocicletta nasce dopo un lungo e attento studio ingegneristico che definisce le misure principali della ciclistica. Queste misure sono chiamate anche quote ciclistiche della geometria di una moto. Ogni misura influisce sul comportamento della moto in movimento e definisce il carattere e il tipo di utilizzo a cui è destinata. Sulle moto più sofisticate è possibile anche variare di poco certe quote per modificarne il comportamento. Ecco un glossario per capire cosa sono le principali misure di una moto.

Angolo di sterzo
È l'angolo di inclinazione α dell'asse di sterzo (cioè l'asse passante "attraverso" canotto di sterzo, la linea verde della foto sopra) rispetto alla verticale. Generalmente, più l'asse è inclinato, più la moto è stabile nella marcia rettilinea. Le moto da viaggio e le custom, infatti, hanno degli elevati angoli di sterzo (anche maggiori di 30°). Le moto sportive, al contrario, hanno angoli di sterzo minori per ottenere più agilità (poco superiori a 20°). L’angolo di sterzo determina anche la reattività della moto, cioè la capacità di cambiare direzione rapidamente.
Offset (o avanzamento)
Misura la distanza tra l'asse di sterzo e l'asse parallelo che passa per il centro della ruota (nella foto la distanza tra la linea verde e quella arancio). Si ottiene modificando le piastre di sterzo o il piedino della forcella. L'offset e l'angolo di sterzo definiscono l'avancorsa, una delle quote principali della motocicletta.
Avancorsa
Rappresenta la distanza tra il punto di contatto della ruota e il punto di intersezione dell'asse di sterzo con il terreno (la lunghezza A della linea blu nella foto). Può cambiare in ogni momento a causa delle variazioni del manto stradale: quando supero un ostacolo come un gradino, l’avancorsa diminuisce. Più l’avancorsa aumenta (in generale l'incremento è sempre positivo), più la moto è soggetta all’effetto raddrizzante, che la tiene in equilibrio quando è in movimento. Questo significa che, dopo che la moto incontra un ostacolo, lo sterzo tende da solo a tornare dritto. Grandi valori di avancorsa aiutano nella guida in rettilineo (per esempio in autostrada), ma limitano l’utilizzo su percorsi stretti e tortuosi. I progettisti devono quindi trovare un buon compromesso tra maneggevolezza e stabilità. Anche la misura del raggio delle ruote influisce sull’avancorsa.
Diametro delle ruote
Descrive la grandezza della ruota. Con ruote più grandi aumenta il comfort di guida perché la ruota affonda meno negli avvallamenti ed è più lenta a superare i gradini. Inoltre, la misura del diametro influisce sull’avancorsa, e quindi sulla maneggevolezza e la stabilità.
Interasse
È la distanza tra l'asse del perno della ruota anteriore e quello della ruota posteriore. La misura dell’interesse cambia a seconda di quanto sono schiacciate le sospensioni. In generale, aumentando l’interasse diminuisce la tendenza della moto all’impennata o al ribaltamento (in frenata) e aumenta la stabilità.

Tutte queste misure, in generale, sono connesse tra loro: intervenendo sull’angolo di sterzo, per esempio, si modifica anche l’avancorsa, ecc. È proprio per questo motivo che bisogna intervenire sull’assetto solamente con piccole modifiche graduali, così da non ritrovarsi con una moto completamente inguidabile nonostante una variazione di pochi millimetri.

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