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Formula 1 - Incidente Schumacher, quante possibilità ha? Parla il medico Gary Herstein

Condizioni cliniche Schumacher - Il quotidiano spagnolo Marca ha intervistato il medico della Formula1 Gary Herstein sulle reali possibilità di recupero di Michael Schumacher, gravemente ferito in seguito a un incidente sugli sci. Secondo Herstein la situazione è difficile, ma con le giuste cure e un po' di fortuna...
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Michael ce la farà?
L'ultimo bollettino medico rilasciato dai medici dell'ospedale di Grenoble, pur non avendo segnato sentenze ha lasciato intendere che l'eventuale recupero di Micheal non è per nulla scontato e che le conseguenze del trauma cranico potranno essere difficili da superare. Nelle parole dei medici, ovviamente prudenti, molti giornali hanno interpretato un pessimismo diffuso, di quelli difficili da scacciare via: Schumi difficilmente morirà, ma altrettanto difficilmente tornerà a essere quello di prima. Una sentenza terribile che però, fortunatamente, non è ancora scritta e, soprattutto, non è dettata da considerazioni scientifiche fondate.Tra chi non crede a un epilogo negativo c'è anche Gary Herstein, il capo medico della Formula 1 dal 1997 fino allo scorso anno. Dall'alto dei suoi oltre 200 GP vissuti in prima linea, è sicuramente uno degli uomini più indicati per cercare di fare chiarezza sullo stato di Michael Schumacher, ecco come ha risposto ai microfoni del quotidiano spagnolo Marca.
"Quando mi è stato chiesto se Michael potrà sopravvivere, la risposta è un sonoro sì. Sapendo quello che sappiamo, sopravvivere senza conseguenze a un trauma simile è certamente possibile." In questi casi, il coma farmacologico è fondamentale: "Serve come protezione. Qualsiasi grave trauma cranico porta ad una perdita di coordinazione dei muscoli della lingua e della gola. Questa ostruzione delle vie aeree disequilibra l'immissione di ossigeno, fondamentale per il cervello. Per questo è necessario intubare il paziente, ma per farlo è necessario che questo sia completamente anestetizzato."

Perché Schumacher riusciva a parlare e poi è entrato in coma?
"L'ematoma extradurale iniziale, una sorta di emorragia cerebrale può lasciare un intervallo di lucidità dopo l'infortunio. Poi, quando si forma l'ematoma, l'improvviso aumento della pressione provoca sintomi improvvisi e drammatici. La pressione deve essere scaricata in modo rapido e questo, di solito, si fa con un intervento neurochirurgico.”

Perché è necessario abbassare la temperatura corporea a 34-35 gradi?
"Fa parte della strategia per migliorare lo stato metabolico del cervello. Se la temperatura viene ridotta, è ridotta anche la necessità di “alimentare” il cervello.”

In conferenza stampa si è parlato di lesioni bilaterali...
"Significa che il cervello è rimasto ferito in entrambi gli emisferi. Questo però, nonostante l'altisonanza del nome, non è sorprendente. È stato un duro colpo. Anche se non sono state rese note con precisione l'entità delle ferite, possiamo tranquillamente immaginarne di tre tipi: in primis, l'ematoma, vale a dire un agglomerato di sangue che può essere rimosso. Il secondo tipo di ferita sono i lividi, fondamentalmente dei segni neri e blu nel cervello. Questi sono costituiti da aree di infiammazione e di fuoriuscita di sangue dai vasi nei tessuti, esattamente come quando colpiamo un braccio. Il terzo tipo, infine, sono lesioni sono livello microscopico, danni agli assoni, gruppi di connessione cellule cerebrali.”

Qual è il pericolo maggiore di queste ore?
"Limitare l'aumento della pressione intracranica è la priorità. L'alta pressione è male perché comprime i vasi sanguigni che alimentano il cervello. Inoltre il rischio in questi casi è dato dallo stato dei legami tra i due emisferi e del cervelletto, se la pressione è troppo alta il cervello può scivolare sotto una di queste parti con conseguenze catastrofiche."

Che cosa potrebbe causare una pressione eccessiva?
"Il cervello è racchiuso in una scatola chiusa rigida e fissa. L'aggiunta di altro “materiale”, come un coagulo di sangue , ruba  spazio e aumenta la pressione. Il trattamento è di un solo tipo: rimuovere il coagulo. Un altro elemento in più che può contribuire ad aumentare la pressione è il cervello stesso che, anatomicamente, è composto da tre elementi : tessuto cerebrale, fluido cerebrospinale e il volume di sangue nelle arterie, vene e capillari. Un aumento anormale del volume di qualsiasi di questi elementi può portare ad una pressione maggiore.”

Cosa fare? Possibili operazioni
"Fondamentale è pompare sangue che contiene la giusta quantità di ossigeno e glucosio per mantenere il metabolismo cellulare sano anche con il paziente profondamente sedato. Un'altra operazione possibile è la craniotomia decompressiva, manovra con cui si rimuove un grosso pezzo di cranio, in modo da permettere al cervello di gonfiarsi senza per questo aumentare la pressione. Si tratta di una misura estrema, da utilizzarsi solo nel caso in cui le terapie contenitive non funzionano.” 

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topomoto
Mar, 01/07/2014 - 10:20
p.s. Finalmente una notizia interessante sulle condizioni del campione tedesco. Mica come quella dell'altro giorno...