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Gibraltar Race, la seconda settimana riparte dalla Spagna

Dopo una prima settimana intensa ed emozionante, i competitors della Gibraltar Race 2017 si sono potuti godere una giornata di riposo a bordo della nave che li ha portati a Barcellona, dove hanno iniziato la seconda e ultima parte della gara. La formula Express, invece, ha visto alcuni piloti concludere l’avventura e lasciare il gruppo, mentre altri aggregarsi e iniziare da qui.
La temperatura sale
La Gibraltar Race 2017 è arrivata al giro di boa. Dopo essere partita il 23 giugno da Burgas e aver toccato Bulgaria, Macedonia e Albania, fino a raggiugere in nave Bari per tre tappe italiane - con diverse prove speciali anche complicate con salite con poco grip, ciottolato e passaggi tecnici a complicare la vita dei piloti con le maxi enduro - la Black Sea-Gibraltar ha iniziato la seconda e ultima settimana di gara.
Civitavecchia è stata la città spartiacque di questa seconda edizione, dove i partecipanti della versione Express hanno concluso la loro avventura lasciando il resto della carovana imbarcarsi per Barcellona, dove ha trascorso una notte e un giorno di riposo, davvero indispensabili dopo una settimana traboccante di emozioni, adrenalina e tanti, tanti chilometri.
Decisamente più freschi e ricaricati, i competitors hanno ripreso la gara assieme a una dozzina di nuovi partecipanti iscritti alla formula Express. Questi, provenienti soprattutto da Svizzera e Gran Bretagna e fin da subito molto agguerriti, hanno dalla loro le forze ancora al massimo ma, per contro, devono faticare maggiormente per adeguarsi al ritmo di una competizione così complessa per il corpo - che può riposarsi ben poco - e per la mente - sempre attiva per dover gestire la navigazione e lo stress.
Una volta in Spagna, dopo aver attraversato i Pirenei in tutta la loro bellezza, i piloti si sono avventurati in un ambiente brullo e pianeggiante: il deserto di Los Monegros. 35º C la temperatura media rilevata nella regione di Aragona dove, suddivise in cinque prove speciali, i concorrenti hanno macinato ben 180 chilometri di off-road.
Il territorio secco e arido, apprezzatissimo da tutti per la possibilità di impostare un'andatura molto veloce e scorrevole, aveva in serbo un trabocchetto inaspettato: invece della classica tratta da seguire, c'erano molte piste che si intersecavano senza un criterio, rendendo la navigazione intricatissima. Il più delle volte, tra l'altro, individuata una possibile traccia per raggiungere il way-point di turno, strada facendo spesso questa si rivelava una scelta errata. Risultato: piloti che giravano in lungo e in largo in mezzo a Los Monegros per trovare una delle (molteplici) vie per avanzare in prova speciale.
Sfacchinata memorabile per tutti, senza distinzioni, per quanto concerne il caldo afoso e infernale e le piste sabbiose da togliere il respiro. Le temperature incandescenti hanno provocato dei capogiri ai piloti, che a fine speciale si sono dovuti concedere una siesta per riprendere forze e lucidità.
Parlando di classifica, invece, quello che finora era stato il dominatore indiscusso della prima settimana, l’austriaco d’acciaio Helly Frauwallner, è stato superato dall’inglese Mark Kinnard, il possente e battagliero nuovo leader della Gibraltar Race 2017. A quanto pare il deserto di Los Monegros non ha portato solo aria calda, ma una palpabile ventata di agonismo e rivalità.

Ph. Alessio Corradini
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