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Matt Errey: come "destrutturare" una Panigale

Dev’essere una specie di raptus quella che ha colto parecchi preparatori: prendere una Panigale e stravolgerla non è mai stato così comune nei garages come in questo periodo. Ecco ad esempio la creatura di Matt Errey, customizer australiano che ha deciso di realizzare una moto decisamente... fuori dagli schemi
Ma… è una Panigale quella?!
Arriva dall’Oceania l’ultima clamorosa provocazione - perché di questo per forza deve trattarsi - su due ruote: se fino ad oggi prendere una supersportiva e caferacerizzarla è stata una procedura tutto sommato piuttosto standard (si sa bene dove si finisce, le cafè racer hanno uno schema e una linea abbastanza semplice), questa volta no: questa Ducati Panigale 899 customizzata dall’australiano Matt Errey è decisamente fuori dagli schemi. E con tutta probabilità decisamente fuori dal gusto di gran parte degli appassionati.
Viene molto difficile per prima cosa stabilire di che razza sia questo essere a due ruote: al primo sguardo si potrebbe azzardare una specie di ibrido tra una street fighter  e una cafè racer con decorazioni retrò e postmoderne. Difficile da subito insomma.
Tutte le sovrastrutture, carene e plastiche sono state tolte per lasciar spazio al nudo telaio e al propulsore: il telaio posteriore intanto è stato ricostruito in modo simile all’originale ma termina con una stranissima coda stile astronave dei Pronipoti decorato da una luce a LED e da frecce by Motogadget. Curiosa scelta, al limite del blasfemo, considerato che è una Ducati.
Di pregio invece la risistemazione di tutti i cablaggi della parte posteriore che sono praticamente scomparsi all’interno del traliccio d’alluminio.
All’anteriore per il faro s’è optato per una scelta altrettanto futuribile con un faro a LED incastonato in uno speaker JV adattato per l’occasione.
I pannelli laterali anch’essi d’alluminio ora hanno il compito che spettava alla carena cioè proteggere e riparare batteria e tutto il sistema dell’ABS. Il logo non mente, 899 giusto a ricordare cosa fosse prima questa special.
Molte parti sono state invece fabbricate in pelle o cuoio come la sella o un non si capisce bene quanto pratico borsello laterale sistemato appena sotto al serbatoio.
Lo scarico DOZFAB è uno dei componenti che invece sono stati lavorati esternamente, ovvero non dal proprietario della Panigale, che è stata tale per 2000 km prima di questo make up.
Nell’insieme la cosa meno straniante è l’insieme dei colori, classico combinato alla livrea manga dei parafanghi, forse più adatte a un casco che a un componente di una moto, ma tant’è. Secondo le parole di Matt la motocicletta si comporta bene in strada, quanto ai puristi delle special, non gli vanno molto a genio. Non s’era capito. Pareri, idee, culture: prendete la pasta, per noi in Italia non sarà mai un contorno. E forse una Ducati da corsa non sarà mai una lavagna qualsiasi su cui poter scrivere di tutto. Ma forse noi siamo troppo puristi... 

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Ducati
Sab, 09/16/2017 - 15:29
No. Non si può. Per capire non che moto fosse, ma COSA fosse mi ci sono voluti diversi minuti. E vi assicuro: non è una questione di purismo, ma di buon gusto. E se Herry dichiara che la moto si comporta bene in strada, è probabilmente solo perchè sotto a quell'accozzaglia c'è pur sempre una Panigale. Sì, nonostante, caro Herry, tu ci abbia messo le mani sopra. Forse bisognerebbe sequestrargli l'officina, o gli attrezzi...o forse le idee. Speriamo che questo preparatore non venga ma qui in Italia: potrebbe venirgli l'idea di prendere il Colosseo, smontarlo e trasformarlo magari in una grossa groviera. Questione di gusti: io il Colosseo lo preferisco così. Saluti allo staff.