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Cinque buoni motivi per sposare un motociclista

Sposare un uomo dedito a una passione viscerale è una bella faticaccia. Soprattutto se quella passione non è l'innocuo calcetto bensì la moto, oggetto che pretende attenzioni costanti e, in alcuni casi, obbligo di condivisione coniugale. Eppure, tolte alcune asperità, un marito motociclista è assolutamente da consigliare, ecco perché
Perché sposare un motociclista
Sposare un motociclista a volte può essere faticoso, se non altro perché nella stragrande maggioranza dei casi non ci si lega solo al pilota ma anche alla moto stessa. Una presenza ingombrante, a volte costosa e che richiede parecchie attenzioni. Se poi il vostro Lui non è uno smanettone incallito ma un amante dei viaggi e delle gite... beh, è evidente che la maggior parte delle domeniche estive non le passerete a fare altro che dei bei giri in moto. Eppure, un marito motociclista (così come le mogli motocicliste) può rivelarsi una miniera di pregi che almeno una volta nella vita possono tornare utili. Eccone cinque:
1) Abilità manuale. Se il vostro Lui è appassionato di moto, quasi certamente sarà dotato di una qualche capacità manuale utile per le piccole riparazioni domestiche. Avere a che fare con le bizze di una moto, o anche solo il desiderio di modificarla con del sano tuning sviluppa quasi matematicamente una decente capacità con gli attrezzi. Senza contare che il garage di un motociclista è praticamente un catalogo in 3D della Beta Utensili.
2) Come è dura l'avventura. Immaginate di andare in vacanza in un posto che pretende, per essere scoperto, l'utilizzo di una due ruote. Non serve andare lontano, basta una qualsiasi Isola della Grecia. Ebbene, il Marito Motociclista sa scegliere il mezzo a noleggio migliore, strappare il prezzo più onesto e portarvi in sicurezza anche nella più sperduta e romantica caletta.
3) Spirito Pratico. Pensateci bene, un motociclista medio ha a che fare con spazi vitali minori rispetto a quelli che ha a disposizione un automobilista. Ciò acuisce la cosiddetta “sensibilità tetris”, una dote utile in molti campi: dal fare una valigia, al programmare perfettamente consegna e recupero dei figli a scuola, fino al mettere via la spesa settimanale nella credenza, il tutto ordinato per tipologia e data di scadenza.
4)  A ognuno il suo spazio. È vero che buona parte dei mariti motociclisti vorrebbero condividere, almeno un po', la propria moto con la moglie: mostrare alla consorte le proprie qualità di cavaliere è un bisogno virile quasi insopprimibile. Ma è pur vero che, spesso, la moto richiede solitudine, ore passate in garage, giri di collaudo, raduni tra amici, pistate. E di conseguenza un sacco di tempo libero per le consorti. E questa, soprattutto dopo qualche anno di matrimonio, fidatevi, è una manna dal cielo.
5) Effetto rigenerante. L'avvento di Valentino Rossi ha sdoganato le moto a qualsiasi livello. Ormai sono un mezzo di trasporto comune, eppure, il motociclista tutt'ora mantiene una sorta di fascino ineguagliabile. Sarà la velocità, sarà il mistero del casco, eppure un uomo in moto dimostra sempre meno anni (e meno acciacchi) di quelli che ha realmente. Il rovescio della medaglia è che il Marito Motociclista è in media più “bambinone” degli altri, con i problemi che ne conseguono, soprattutto quando decide di andare armato di macchina fotografica in una qualche fiera a far foto a moto e... standiste. Fortunatamente, EICMA dura quattro giorni e si tiene solo una volta l'anno...

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