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BMW R nineT Classic by Roland Sands Design - L’ispirazione del passato

Sono già state spese milioni di parole d’elogio per Roland Sands e le sue creazioni. Lo statunitense stupisce sempre con mezzi inaspettati, ma c’è dell’altro: a volte sembra voler lasciare degli indizi per moto di serie che potrebbero assaggiare l’asfalto in un futuro prossimo. Sarà il caso anche di questa BMW?
Profezie a stelle e strisce
Che ci voglia dire qualcosa? Che Roland Sands con l’ultimo suo modello voglia farci capire che sta per arrivare sul mercato (magari non quest’anno) una nuova moto?
Viene da chiederselo, specie se si parla di BMW, che è solita anticipare l’uscita dei suoi modelli con special dalle linee simili. E’ successo con il buon Roland e la cafè racer Concept 90 che ha gettato le basi per la R nineT, è accaduto ancora l’anno passato a Villa d’Este con la Concept 101, mamma della K1600 B presentata poche settimane fa a Los Angles.
Cosa dovremmo pensare dell’ultima special del preparatore californiano anche alla luce della R5 Hommage che a maggio la casa bavarese ha portato, guarda caso al Concorso d’Eleganza di Villa d’Este? Se due indizi fanno una prova, ci si dovrebbe aspettare che prima o poi possa nascere un filone custom/bobber - genere che tanto piace al capo del design moto BMW Ola Stenegard - sulle linee e forme di queste due moto. Anche perché facendo tornare indietro il nastro, l’ultimo esperimento di questo genere per i tedeschi fu la R 1200 C, che proprio un best seller non fu. Le antenne di inSella sono sempre alzate, appena ci saranno sviluppi, ve lo diremo. Ma intanto vale la pena parlare della nineT di Roland Sands …
Come lo stesso mago californiano dice:"Abbiamo voluto utilizzare le classiche belle linee delle prime BMW. Avevano davvero un aspetto molto pulito anche se erano tronche, il che secondo me è difficile da replicare su una moto moderna. Per fortuna la nineT è una motocicletta abbastanza semplice da tagliare". Ecco come nasce la nuova special californiana, un omaggio al passato mozzando parti dell’attuale roadster di punta della casa bavarese.
Il comparto sospensioni è stato stravolto grazie a una forcella messa a punto da GP Suspension all’anteriore e un mono Öhlins dietro. L’assetto è leggermente diverso dalla moto stock anche per via del cerchio anteriore da 19 pollici, ma tutto sommato questo è ciò che voleva Sands ovvero "Una silhouette che fa eco alla R5 originale ma con gomme che tengono, sospensioni aggressive e freni validi. E’ ciò che rappresenta il custom per noi oggi".
La modellazione del metallo per i parafanghi è stata delegata ai maestri di Sosa Metal Works che hanno inoltre rifatto il telaietto posteriore. Grazie al nuovo elemento la sella monoposto della boxer è molto più in basso rispetto alle quote standard.
Nuovo e sempre proveniente da Sosa è il serbatoio, con una forma moderna che richiama fortemente quello presente sulla R5 del 1936.
Per lo scarico si è scelta una soluzione interna semi inedita con i collettori in acciaio inox da catalogo Roland Sands Design e due nuovi terminali.
Molti altri dettagli arrivano dalla libreria di particolari Roland Sands Design, come la sede della strumentazione, vari tappi e ghiere oppure le cover per le testate del motore boxer.
Il lavoro finito è piaciuto per primo al suo costruttore in quanto mix perfetto tra prestazioni moderne e stile dei bei tempi andati, così racconta anche la verniciatura utilizzata.
Che il bobber sia il prossimo trend del custom? In Triumph ad esempio pensano proprio di sì, e anche Sands ne è convinto, vedremo cosa ne pensano in BMW...

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