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BMW R nine T Racer vs Ducati Sport S 1000 - È tutta una questione di tempi

La nuova BMW R nineT Racer è un'interessante versione della famiglia nineT che spinge forte l’acceleratore sul gusto vintage, grazie al bel cupolone stile anni 70. Guardandola a noi è venuta in mente un’altra moto, la Ducati SportClassic S, altrettanto bella ma che non ebbe successo, forse perché troppo in “anticipo”. Eppure le similitudini tra i due modelli sono parecchie. Voi quale preferite?
Epoche diverse risultati differenti
La famiglia BMW nineT da quest’anno si è allargata, arrivando a cinque modelli: alla versione "base"e alla Scrambler si aggiungono le nuovissime Pure, Urban G/S e Racer. Quest’ultima, caratterizzata da un bel “cupolone” anni 70, è quella che più interpreta lo spirito vintage che negli ultimi anni si è impossessato delle due ruote. A breve vi sapremo dire come va (il test è in programma nei prossimi giorni), mentre per quanto riguarda il suo riscontro tra il pubblico è facile prevedere che si tratterà di un altro successo per la casa tedesca. Le forme classiche della bicilindrica boxer BMW infatti, hanno colpito fin da subito i fans dello stile café racer. Se siete appassionati di prodotto, però, nel guardare la Racer non potete non correre con la memoria a 11 anni fa, quando Ducati decise di battere il terreno, allora quasi "vergine", delle Modern Vintage, presentando la famiglia Sport Classic. Nel 2004 furono mostrati i prototipi che nel 2006 debuttarono dai concessionari. La gamma era formata da tre modelli: la Sport monoposto con manubrio in due pezzi ispirata al modello del 1972, la GT (replica del modello del 1971) e la Paul SmartLimited Edition, tributo alla 750 SS con cui il pilota Paul Smart vinse la 200 Miglia di Imola del 1972. Dalla Paul Smart (2250 esemplari prodotti), la prima in assoluto ad arrivare dai concessionari, derivò nel 2007 la Sport S.
A guardare le due moto appaiate, nella foto qui in alto, è impossibile non fare un paragone: le somiglianze tra bolognese e bavarese sono parecchie anche a leggere i dati tecnici. La Ducati sfoggia il classico pompone due valvole da 992 cm3 raffreddato ad aria, con 92 CV a 8.000 giri, e 9 kgm di coppia a 6.000 giri. Unica concessione all'elettronica l'alimentazione a iniezione, necessaria per rientrare nella Euro 3. Il peso a secco è di 181 kg, il telaio classicamente a traliccio e l'impianto frenante vede un doppio disco anteriore da 320 mm e un posteriore da 245 mm. L'interasse è di 1.425 mm. Attualmente un buon esemplaresul mercato dell'usato vale circa 6.000 euro.
La bavarese invece monta il "vecchio" boxer 4 valvole da 1.170 cm3 raffreddato ad aria, con 110 CV a 7.750 giri e coppia massima di 11,8 kgm a 6.000 giri, omologato Euro 4. La trasmissione è tedescamente a cardano e il peso in ordine di marcia di 220 kg. L'elettronica prevede l'ormai obbligatorio ABS che lavora su una coppia di dischi anteriori da 320 mm "lavorati" da pinze ad attacco tradizionale, mentre al posteriore c'è un disco da 265 mm. L'interasse è di 1.491 mm. Ricco il pacchetto di optional che prevede anche il controllo di trazione (350 euro) e chicche come il serbatoio in alluminio spazzolato (1.000 euro) o i cerchi a raggi cromati (400 eurto). Il prezzo è di 14.300 euro chiavi in mano.
Tanto simili eppure il destino di queste due moto potrebbe essere decisamente diverso. Se la Racer sembra essere una perfetta figlia del suo tempo, la Sport S non ebbe il successo sperato, tanto che la gamma andò in pensione "anticipata" nel 2010. Il motivo di questo buco nell'acqua per qualcuno era dovuto anche a scelte “estreme”, come la posizione di guida parecchio scomoda e caricata sui polsi e il prezzo parecchio salato. Ma col senno di poi il vero difetto delle SportClassic è quello di essere arrivate troppo presto. Nella metà degli anni 2000 a dominare le vendite moto erano le naked di media cilindrata (GSR 600, Hornet e Z 750), le sportive avevano ancora un mercato rilevante e il fascino del vintage era ancora ben lontano dall’esplodere del tutto. Insomma, i tempi per le Sportclassic non erano maturi e anche la rete di vendita Ducati, abituata da anni a vendere solo SBK e Monster, faticava a comprendere il "senso" di questi nuovi modelli. A riprova di tutto questo, il successo attuale delle Ducati Scrambler da una parte e della gamma BMW R nine T dall'altra: anche sul mercato moto i tempi sono fondamentali...

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