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Autodromo di Monza, Dell’Orto: “La F1 resterà nel tempio della velocità”

All'inaugurazione del Museo della Velocità a Monza, il presidente di Sias, Andrea Dell’Orto (secondo da sinistra nella foto), ha ribadito la ferma intenzione di conservare la tappa di F1. Ma la conferma della tappa monzese non sembra essere così scontata...
La F1 "deve" restare a Monza
Alla presentazione del nuovo Museo della Velocità erano presenti, oltre ad Andrea Dell’Orto, presidente di Sias Spa (Società incremento automobilistico e sport che gestisce l’autodromo), anche Marco Coldani (vicepresidente di Automobile Club Milano), Angelo Sticchi Damiani (presidente dell’ACI da marzo 2012), e Roberto Scanagatti (sindaco di Monza). Tutti hanno ribadito che la promozione e il rinnovamento del circuito di Monza deve vedere protagonisti tutti gli enti coinvolti e soprattutto deve basarsi sulla presenza degli eventi motoristici più importanti. A far paura è l’ipotesi che il Gp d’Italia di F1 possa essere spostato altrove e tra le nuove sedi, la più accreditata, sembra essere Imola. Andrea dell'Orto, vicepresidente esecutivo dell’azienda di famiglia produttrice di carburatori e presidente della Dell’Orto India, ha voluto rassicurare la platea: “Abbiamo presentato un piano industriale il 31 marzo, dopo essere arrivati alla guida dell’autodromo ereditando una situazione problematica; la nostra prima sfida è il rilancio della struttura. Intendiamo valorizzare il patrimonio, luogo di culto per gli appassionati, anche con iniziative come il museo della velocità. Ma mai come oggi abbiamo il dovere di fare rete concretamente, con Comune, Consorzio, Sovrintendenza”. Quanto alle prossime mosse per convincere Ecclestone a non spostare la tappa da Monza, Dell’Orto non è sceso in dettagli, ma ha solo ribadito che “l’intento è finalizzare il prima possibile, ma certamente da qui al Gran premio di Monza saranno fatti atti concreti per avere il rinnovo per la F1”.

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