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Assicurazione moto: polizze a rate a tasso zero

Assicurare la moto è un'impresa difficile, per rendere un po' meno pesante il costo delle polizze le Compagnie del Gruppo Unipol  (Unipol Assicurazioni, Fondiaria-SAI e Milano Assicurazioni) fino al 31 dicembre 2013 propongono la possibilità di rateizzare mensilmente i premi RC Auto con un finanziamento a tasso zero. L'offerta è valida sia per i vecchi che per i nuovi clienti
Rate a tasso zero
Le polizze assicurative sono la croce dei motociclisti, sono troppo care e in questi  momenti di crisi, tanti appassionati si vedono crostretti a lasciare la moto nel box pur di non pagare il salasso. Per rendere il boccone un po' meno amaro, tutte le compagnie assicurative che fanno parte del Gruppo Unipol (Unipol Assicurazioni, Fondiaria-SAI e Milano Assicurazioni) propongono la possibilità di rateizzare mensilmente il premio RC Auto a tasso zero effettivo. Oltre a TAN e TAEG 0% infatti, anche tutte le commissioni di acquisto saranno a carico delle Compagnie, per fare un esempio concreto, se l'importo totale del premio assicurativo è di 550 euro, si pagheranno in 10 rate mensili da 55 euro. L’offerta è valida fino al 31 dicembre 2013, ma è già stata ventilata la possibilità di una proroga. L'offerta è destinata sia ai clienti già in portafoglio che ai nuovi contratti, sia pure con qualche distinguo. Due sono i tipi di finanziamento possibili: uno prevede il frazionamento in 10 rate, è previsto per polizze con frazionamento semestrale (molto comuni per chi assicura il motociclo) ed è offerto a chi è già cliente come a quelli nuovi, il secondo è invece dedicato alle polizze con frazionamento annuale, prevede un finanziamento in 11 rate ed è offerto solamente a chi è già cliente. In entrambi i casi la prima rata viene corrisposta dal mese successivo alla stipula del contratto di assicurazione. Per ulteriori info è stato attivato un apposito sito, www.polizzatassozero.it.
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marktbike
Lun, 10/21/2013 - 10:53
Il problema vero non è la rateizzazione, sono le tariffe. Perchè non pensano a curare il male invece che ad alleviare i sintomi?