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Staccate da urlo in MotoGP: come frenano Valentino Rossi e Marquez

Valentino Rossi e Marc Marquez sono due piloti velocissimi, ma anche altrettanto diversi quando si parla di stile di guida. Il loro modo di frenare agli antipodi: Brembo, dati alla mano, ci spiega perché
Stili diversi, ma ugualmente efficaci!
Valentino Rossi e Marc Marquez, sono due tra i più forti e carismatici campioni del Motomondiale, ma le differenze quando sono alla guida sono parecchie, si notano in TV, ma anche analizzando la telemetria, come ha fatto Brembo che fornisce gli impianti frenanti a entrambi i piloti e ne ha svelato i segreti di guida.
Rossi, analizzando i dati, privilegia una guida più pulita, derivante probabilmente anche dall’esperienza maturata con le due tempi del passato, ma evoluto nel tempo per adattarsi alle MotoGP moderne. Grazie alla sensibilità affinata nella sua lunghissima carriera, la sua frenata è sempre lineare, mai brusca. In ogni frangente Rossi predilige controllare il rotolamento della ruota anteriore, per evitare spiacevoli sorprese. Marquez invece ama gli eccessi: immovimenti in sella molto accentuati e il mezzo meccanico spinto sempre al limite, alla ricerca dell’ultimo millesimo di grip disponibile. Anche in frenata hanno uno stile molto diverso: Valentino Rossi, a detta dei tecnici del produttore bergamasco, è un pilota molto esigente nella messa a punto dei freni. La sua frenata è dolce e lineare, senza bruschi interventi sulla leva, il campione di Tavullia ha una particolare sensibilità nei sorpassi in staccata, dove spesso recupera molti metri sugli avversari. Non usa quasi mai, però, il freno posteriore: per le correzioni in curva predilige l’uso del corpo e del motore. Marc Marquez, al contrario, è definito più “selvaggio” dai tecnici Brembo: è sempre alla ricerca del limite, anche se in realtà utilizza in modo minore l’impianto anteriore: la RC213V è infatti una delle poche moto ad usare dischi più piccoli (320 millimetri). Lo spagnolo, al contrario di Rossi, sfrutta di più il disco posteriore, per correggere la traiettoria in percorrenza e sposta busto e testa all’interno della curva per aprire il gas il più possibile, inoltre correggendo le traiettorie con il disco posteriore, riesce a conservare una velocità superiore in percorrenza di curva.
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