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MotoGP 2016, Marquez un mondiale perfetto. Rossi e Lorenzo troppi errori

Marc Marquez ha vinto il titolo con tre gare di anticipo, mostrando di saper gestire le gare come mai finora, anche se a inizio stagione non aveva a disposizione la moto migliore. I due rivali, Valentino Rossi e Jorge Lorenzo, invece hanno commesso troppi errori e, alla fine, li hanno pagati pesantemente
Vince chi sbaglia meno
In questo Campionato 2016 i piloti hanno affrontato due cambiamenti tecnici importanti: l'arrivo della nuova centralina unica e, soprattutto, le nuove gomme, con Michelin che ha sostituito Bridgestone come fornitore unico. Un cambiamento che ha senza dubbio caratterizzato la stagione: tante le cadute dovute alla limitata conoscenza che i piloti avevano delle gomme ma anche alla imprevedibilità del loro comportamento di gara in gara.

Marc Marquez è stato senza dubbio il più bravo dei tre pretendenti al titolo, l'unico ad aver sbagliato in gara solo una volta, a Le Mans, dove comunque è riuscito a concludere, tagliando il traguardo in tredicesima posizione e guadagnando così tre punti. Lo spagnolo inizialmente ha dovuto fare i conti con una moto meno equilibrata rispetto alla rivale Yamaha M1, ma ha dimostrato di saper gestire molto bene la situazione, evitando condotte di gara troppo aggressive, imparando ad accontentarsi e guardando più all'obiettivo finale (il titolo mondiale) che al singolo successo in gara. Con i suoi 23 anni – compiuti a febbraio – Marc ha confermato il grande talento, ma anche intelligenza e strategia che gli hanno permesso di vincere il terzo titolo mondiale della categoria regina.

Valentino Rossi, ora occupa la seconda piazza in campionato, finora ha ottenuto otto podi con due vittorie, ha iniziato la stagione con un quarto posto e ha dimostrato di essere più veloce dello scorso anno, soprattutto in qualifica dove è riuscito spesso a ottenere la prima fila, lottando costantemente per le prime posizioni. Sembrava che il Dottore fosse in grado di gestire bene le Michelin, forte di un'esperienza ventennale e senza dubbio nella prima parte della stagione ci è riuscito meglio del suo compagno di squadra Lorenzo. Purtroppo ha sbagliato tanto, anzi troppo e i tre zero nelle prime nove gare della stagione pesano parecchio sul bottino finale. Caduta in Argentina, rottura del motore al Mugello e scivolata di Assen e infine la caduta "definitiva" in questo Gran Premio del Giappone, hanno consegnato il titolo nelle mani di Marc Marquez.

Jorge Lorenzo è caduto a cinque giri dalla fine del GP di Motegi, un errore che si aggiunge ai tanti commessi quest'anno. Oltre alle cadute in Argentina (per errore suo) e in Catalunya (per colpa di Iannone), Lorenzo ha completamente sbagliato quattro gare in cui la pioggia, sua grande nemica, lo ha condizionato: ad Assen ha chiuso decimo, al Sachsenring quindicesimo, a Brno diciassettesimo (tra l'altro con le gomme distrutte) e a Silverstone ottavo. È andato comunque otto volte a podio con tre vittorie, ma non è bastato. I risultati negativi l'hanno portato a pagare presto oltre 50 punti di distacco da Marquez. Lorenzo si è lamentato spesso delle gomme che mal si adattavano al suo stile di guida, ma, va detto, in questa stagione è emerso il suo limite più grande: quando le condizioni in pista sono incerte, non riesce ad esprimersi al meglio.
 
Insomma il campionato mondiale della MotoGP è andato al pilota migliore, quello che ha sbagliato meno e ha vinto di più. Marquez ha ottenuto undici podi in quindici gare, e cinque vittorie. Ha usato intelligenza e la strategia, sapendo aspettare il momento migliore per attaccare; ha saputo gestire le gare sempre nel migliore dei modi. Questo titolo 2016 è senza dubbio meritato.

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