MotoGP 2016, Casey Stoner: “Mi preoccupano le vie di fuga del Red Bull Ring”
MotoGP news – Sul nuovo tracciato Red Bull Ring i piloti della top class disputeranno il Gran Premio d'Austria domenica 14 agosto, Casey Stoner è preoccupato per la scarsezza delle vie di fuga e ha dichiarato: “Dobbiamo concentrarci di più sulla sicurezza”
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"Non diamo la priorità alle prestazioni"
Casey Stoner, dopo i test dei giorni scorsi sul Red Bull Ring in Austra, ha ribadito che il circuito non lo convince sul piano della sicurezza: “Mi preoccupano le vie di fuga, alcune sono addirittura verniciate. Immaginate cosa può succedere se piove: il pilota non ha modo di ridurre la propria velocità. Anzi, il contrario”. L'australiano ha proseguito: “Le vie di fuga con asfalto sono pericolose, come ha purtroppo dimostrato l’incidente di Luis Salom al Montmelò. Non sono d’accordo con chi sostiene che si tratti di una misura di sicurezza, ma è solo un vantaggio per chi vuole frenare all’ultimo secondo e può andare lungo. Si fa dunque un favore a loro, ma non ha senso dire che hanno a che fare con la sicurezza”. Per concludere Stoner ha ricordato: “Dobbiamo concentrarci maggiormente sulla sicurezza. La vita delle persone è preziosa, è meglio non dare sempre la priorità alle prestazioni”.
Casey Stoner, dopo i test dei giorni scorsi sul Red Bull Ring in Austra, ha ribadito che il circuito non lo convince sul piano della sicurezza: “Mi preoccupano le vie di fuga, alcune sono addirittura verniciate. Immaginate cosa può succedere se piove: il pilota non ha modo di ridurre la propria velocità. Anzi, il contrario”. L'australiano ha proseguito: “Le vie di fuga con asfalto sono pericolose, come ha purtroppo dimostrato l’incidente di Luis Salom al Montmelò. Non sono d’accordo con chi sostiene che si tratti di una misura di sicurezza, ma è solo un vantaggio per chi vuole frenare all’ultimo secondo e può andare lungo. Si fa dunque un favore a loro, ma non ha senso dire che hanno a che fare con la sicurezza”. Per concludere Stoner ha ricordato: “Dobbiamo concentrarci maggiormente sulla sicurezza. La vita delle persone è preziosa, è meglio non dare sempre la priorità alle prestazioni”.
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