Ha una ciclistica tradizionale, telaio in doppio trave, forcella rovesciata e mono posteriore, un interasse corto (141 cm) per un peso totale di 188 kg, ma grazie alle elevate prestazioni: potenza di 68 CV ma una coppia vigorosa di 144 Nm che permette uno spunto 0 a 100 km/h in soli 3,3 secondi. Come sulle altre Zero si può scegliere tra tre mappature di guida: Sport, Eco e Custom, quest'ultima personalizzabile. I freni sono a disco, l'anteriore a margherita con pinza a doppio pistoncino parallelo flottante. Più che buona l'autonomia: 185 km in modalità Eco che sfrutta la ricarica di energia in frenata ma per aumentarla considerevolmente si può acquistare un modulo aggiuntivo “power Pack” da installare nel vano sopra il finto serbatoio. Un po' lunghi invece i tempi di ricarica, fino a 8 ore con una presa tradizionale
Posizione di guida corretta
In sella si apprezza la posizione di guida: è comoda e il manubrio largo mette a proprio agio anche chi ha poca esperienza. Il motore elettrico è impressionante, la potenza arriva subito e in partenza pochi riescono a starle dietro. Con la mappatura Eco arriva in pochi secondi a 130 km/h e in Sport, a gomme fredde, si sente pattinare il posteriore (un controllo di trazione sarebbe molto utile). Per fortuna la ciclistica è all’altezza delle prestazioni: tra le curve la DS è reattiva e sicura. Bene anche i freni, potenti e modulabili. Unica pecca, il raggio di sterzo ampio che disturba nelle manovre.
Perché sì
Prestazioni: accelerazione da moto sportiva e velocità massima adatta all'autostrada, la manopola di destra è da dosare con cura.
Bilanciamento: ok come su tutte le Zero, il peso delle batterie è concentrato in basso.
Autonomia: elevata per una moto elettrica, peccato che i tempi di ricarica siano un po' lunghi.
Perché no
Spazio sulla sella: limitato, il passeggero siede scomodo e il pilota ha una piccola porzione di sella
Rumorosità: quasi inesistente, difficile farsi sentire nel traffico .
Prezzo: elevato soprattutto rispetto alla concorrenza di pari livello a benzina, ma il risparmio comincia con la prima ricarica elettrica.
Il raggio di sterzo ampio che disturba nelle manovre.