L’aspetto è decisamente grintoso, linee affilate e grintose “condite” con un impianto fari tutta a led. La posizione di guida con il manubrio non troppo alto permette di caricare a dovere l’avantreno e di gestire senza problemi il piccolo Kymco. Il Super 8 è anche dotato di una pratica pedana piatta su cui è possibile caricare uno zainetto e di un vano sottosella sufficiente per un casco. La ciclistica è collaudata: telaio in tubi d’acciaio, ruote da 14 pollici, forcella telescopica e una coppia di ammortizzatori regolabili nel precarico. L’impianto frenante vede al lavoro un disco anteriore con profilo a margherita e diametro di 240 mm, mentre al posteriore c’è un economico tamburo.
Motore poco assetato
Il motore invece è un monocilindrico 4 tempi con raffreddamento ad aria e cilindro orizzontale. Ha prestazioni tranquille, comunque più che sufficienti per cavarsela in mezzo al traffico e consumi decisamente contenuti: Kymco dichiara una percorrenza nel ciclo medio WTC di 43 chilometri con un litro di benzina. Su strada si apprezza la stabilità garantita dalle gomme di larga sezione che permettono al Super 8 di impostare le curve e tenere le traiettorie con precisione. Le sospensioni invece hanno una taratura rigida e fanno sentire per bene le buche, la frenata nel complesso è efficace: il disco anteriore è potente, il tamburo posteriore invece è deboluccio.
Perché sì
La ciclistica sportiveggiante garantisce una buona stabilità, e precisione in curva. Sulle strade con asfalto in buone condizioni ci si diverte parecchio.
Il motore 4 tempi consuma poco, la casa dichiara una percorrenza record di 43 chilometri con un litro di benzina.
La linea e le finiture sono ben curate e piacevoli.
Perché no
L’assetto rigido limita il comfort sulle strade rovinate, le buche e i pavé si fanno sentire per bene.
L’aspetto è grintoso ma il motore quattro tempi ha prestazioni tranquille.
Il freno a tamburo posteriore è poca cosa, per fortuna il disco anteriore offre la potenza che serve.