Una delle moto più “longeve” della casa coreana in gamma dal 2000, questa piccola custom è stata oggetto di diversi aggiornamenti tecnici per rimanere al passo con i tempi. Dal 2007 adotta un moderno motore monocilindrico (nonostante il doppio scarico) 4 tempi 4 valvole a iniezione con raffreddamento ad aria e olio, ora Euro 4. Le linee sono cambiate poco, mantiene i parafanghi avvolgenti ora in tinta con la carrozzeria, copri-forcella, e il grande serbatoio centrale bombato. Le dimensioni non devono trarre in inganno: a prima vista, la Daystar sembra massiccia ma è compatta ma è facile da guidare anche grazie alla sella asoli 69,5 cm da terra e il manubrio largo vicino al corpo. Il motore è brillante ma le marce vanno tirate a fondo, in strada è stabile e ben bilanciata ma la frenata non è sempre efficace: il disco anteriore è poco deciso mentre il posteriore è fin troppo sensibile.
Perché sì
Sella: comoda e a 69,5 cm da terra è perfetta per piloti di ogni taglia - Posizione di guida: naturale, la sella è bassa e il manubrio largo vicino al corpo non stanca le braccia - Autonomia: il serbatoio da 17 litri unito ai bassi consumi garantiscono un’autonomia di oltre 400 km con un pieno
Perché no
Specchietti: piccoli, la visibilità non è ottimale – Raggio di sterzo: molto ampio, nelle inversioni di marcia occorre spazio: - Frenata: poco precisa, l’anteriore manca di grinta e il posteriore è troppo deciso