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Aprilia Dorsoduro 900, emozioni garantite

Il nuovo motore 900 Euro 4 ha una grinta nettamente superiore al vecchio 750. 
La ciclistica rimane quella (ottima) della  Dorsoduro 750, ora aiutata dall’elettronica   delle Aprilia sportive. Prezzo interessante
Come è fatta
Sembrava uscita dai listini dopo una carriera dignitosa, invece la Dorsoduro era solo “ferma ai box” in attesa del nuovo motore Euro 4. La sosta è stata un po’ più lunga del previsto, forse, ma c’era un motivo reale: Aprilia non si è limitata a una messa a punto più “pulita” del vecchio bicilindrico 750, ma lo ha rivisto profondamente. La cilindrata passa a 900, grazie a un incremento della corsa che aumenta la potenza ma soprattutto la coppia ai regimi medio-bassi senza effetti negativi sul peso. La potenza massima sale “solo” a 95 CV (potevano essere molti di più, secondo i progettisti) per colpa della normativa sulle patenti: sarà così possibile realizzare una versione depotenziata a 35 kW per neopatentati A2. 
Oltre alle soluzioni tecniche già presenti nella 750 (come l’acceleratore ride-by-wire e le mappature motore), la nuova Aprilia  offre anche le più recenti evoluzioni del controllo elettronico di trazione e dell’ABS a due canali. Per tenere sotto controllo i vari sistemi arriva anche una nuova strumentazione digitale ereditata dalle RSV4 e Tuono V4. Non cambia invece l’impostazione generale: la Dorsoduro 900 resta la muscolosa naked-motard di sempre, una moto essenziale nelle dotazioni per mantenere basso il peso (la casa dichiara 186 kg),ma capace di offrire prestazioni ed emozioni di alto livello. Azzeccate da questo punto di vista le nuove grafiche che valorizzano il telaio a traliccio rosso in bella vista, le tabelle portanumero e il rinnovato terminale di scarico piatto e largo che esce come sempre sotto la sella. 

Come va
La sella è piuttosto alta da terra e la posizione risulta caricata sull’anteriore grazie anche al manubrio largo e basso: un’impostazione tipicamente supermotard che permette di gestire al meglio la moto. Il nuovo motore 900 è impressionante, spinge fortissimo ai bassi indipendentemente dalla mappa scelta (Rain, Touring, Sport) e anche in sesta a 2.000 giri riprende senza incertezze. Ma se in Rain e Touring l’erogazione è lineare e progressiva, in Sport è decisamente rabbiosa e richiede esperienza per essere sfruttata a fondo. In curva la Dorsoduro è stabile e precisa, nonostante la sospensione anteriore un po’ morbida per la guida sportiva. Nei cambi di direzione invece non è rapidissima e deve essere “accompagnata” spostando il peso del corpo. La frenata è potente ma facile da gestire, l’ABS è poco invasivo e il controllo di trazione ben tarato ha 3 livelli di intervento.

Carta d'identità

Dati tecnici (dichiarati dalla casa)
Motore bicilindrico 4 tempi
Cilindrata (cm3) 896
Raffreddamento a liquido
Alimentazione a iniezione
Cambio a 6 marce
Potenza CV (kW)/giri 95(70)/8750
Freno anteriore a doppio disco
Freno posteriore a disco
Velocità massima (km/h) nd
Dimensioni
Altezza sella (cm) 87
Interasse (cm) 151
Lunghezza (cm) 218
Peso (kg) 186
Pneumatico anteriore 120/70 - 17"
Pneumatico posteriore 180/55 - 17"
Capacità serbatoio (litri) 12
Riserva litri nd

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niconick
Dom, 09/17/2017 - 21:38
A quando la dorso duro?