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Al via tre nuove ciclabili per il turismo

I ministeri dei Trasporti e del Turismo hanno siglato il protocollo d’intesa che avvia l’iter per la progettazione e la realizzazione di tre nuovi itinerari ciclabili della rete nazionale: le ciclovie del Gard,a della Magna Grecia e della Sardegna. Si tratta di 2.370 km di percorsi che vanno ad aggiungersi alle quattro ciclabili approvate l’anno scorso e che potrebbero essere pronti per il 2021
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Stanziati altri 283 milioni di euro
La rete nazionale delle ciclovie turistiche italiane prende forma. Dopo gli stanziamenti del 2016 per la progettazione e la realizzazione della Venezia-Torino (VenTo), del tratto tra Verona e Firenze della Ciclabile  del Sole, della Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese e del Grab (l’anello intorno a Roma) arriva ora la firma del protocollo d’intesa tra Regioni e i ministeri dei Trasporti e del Turismo per lo sviluppo di altre tre itinerari turistici. Si tratta delle ciclovie del Garda, della Magna Grecia e della Sardegna per uno sviluppo complessivo di 2.370 km, compresi alcuni tratti già esistenti. Il percorso del Garda prevede un anello di 67 km intorno al Lago e una serie di tracciati di collegamento con altre tratte per uno sviluppo complessivo di 140 km. Il progetto si connette all’itinerario 7 di EuroVelo, la ciclovia europea che unisce Capo Nord a Malta per circa 7.400 km, interessa la provincia di Trento, il Veneto e la Lombardia attraversando 19 Comuni ed è pensata attrarre il turismo in una delle aree tra le più amate dai viaggiatori del Nord Europa, in particolare tedeschi. La ciclovia della Magna Grecia si sviluppa per circa 1.000 km tra la Basilicata, la Calabria e la Sicilia, con partenza da Metaponto, passaggio da Reggio Calabria e attraversamento dello Stretto di Messina per proseguire fino a Siracusa, Pachino e Pozzallo. Prevista pure una parte che dal capoluogo calabrese risale il Mar Tirreno fino a Maratea per poi collegarsi alla Ciclovia degli Appennini. La ciclabile della Sardegna è la più strutturata con circa 1.230 km complessivi tra le diverse direttrici previste, con le due principali rappresentate dalla Alghero- Cagliari (538 km) lungo il versante occidentale e dalla Santa Teresa di Gallura-Cagliari sul versante orientale (508 km). La rete sarda è completata da due itinerari trasversali, uno da Porto Torres a Santa Teresa di Gallura (120 km) lungo la costa settentrionale e l’altro da Dorgali a Macomer, attraverso Nuoro, al centro dell’isola (70 km circa). A tali direttrici si dovrebbero aggiungere altri percorsi minori (in totale saranno 42) per uno sviluppo complessivo di 1.916 km. Si tratta di itinerari non inseriti nell’attuale provvedimento, ma che potrebbero essere realizzati con altri fondi. Oltre al favorire il turismo, le tre ciclabili dovranno essere pensate per facilitare l’intermodabilità con i mezzi pubblici e la mobilità alternativa all’auto, nonché consentire la fruibilità ai nuclei familiari e alle persone diversamente abili. Ricordiamo che con la firma del protocollo d’intesa si avvia l’iter che prevede 90 giorni per la stima finanziaria del progetto di fattibilità tecnica ed economica e altri 180 giorni per l’invio dei progetti operativi. Di fatto, prima di maggio del 2018 non si prevede l’inizio dei lavori mentre la conclusione delle opere può essere stimata intorno al 2020-2021. Per quanto riguarda l’aspetto finanziario, agli 89 milioni di euro stanziati per il triennio 2016-2018 per le quattro ciclovie approvate lo scorso anno si aggiungono 283 milioni di euro previsti dalla Legge di Stabilità 2017 per i tre nuovi progetti e le altre individuate dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nel periodo 2017-2024. Queste ultime sono tre, delle quali una interamente nel territorio del Friuli Venezia Giulia, la Ciclovia Lignano-Grado-Trieste di 80 km e parte dell’itinerario europeo EuroVelo 8 che unisce Cadice, in Spagna, a Limassol a Cipro per un totale di 5.900 km. Le altre due sono la Ciclovia Adriatica da Trieste a Santa Maria di Leuca di 1.726 km e la Ciclovia Tirrenica da Ventimiglia a Civitavecchia di circa 1.000 km.

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