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Triumph Street Triple 800 RS: una bella sportiva "nuda"

Abbiamo provato la versione più "ricca" e cattiva della rinnovata naked inglese. Ha un motore più grosso e potente, una ciclistica da superbike e una dotazione elettronica completa. Il prezzo è superiore alle concorrenti, ma giustificato dalla qualità e dalla dotazione di serie
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€ 11.600
Dopo la presentazione statica a Londra (qui trovate tutte le informazioni), abbiamo finalmente potuto testare su strada e in pista la nuova Street Triple. Abbiamo provato  la nuova naked "media" di casa Triumphin versione RS (la più "cattiva" e ricca della famiglia) che arriverà dai concessionari a metà marzo, con le livree Matt Silver Ice (grigio chiaro opaco) e Phantom Black (nero metallizzato). La RS è la più potente della famiglia: il suo tre cilindri da 765 cm3 ha ben 123 CV a 11.700 giri/minuto (contro i 118 CV della Street Triple R e i 113 della S) e 77 Nm di coppia massima a 10.800 giri. Il motore è stato ampiamente rivisto, con 80 componenti completamente nuove tra cui spiccano pistoni e cilindri con rivestimento al nikasil per diminuire gli attriti. Tra le novità anche lo scarico e l'airbox ridisegnati per migliorare le prestazioni (e assicurare un sound ancora più entusiasmante in accelerazione), nonché la rapportatura di prima e seconda marcia più corte e la frizione, ora "assistita" e dotata di sistema antisaltellamento.
Potentissimo l'impianto frenante, con pinze radiali monoblocco Brembo M50 a quattro pistoncini; a destra, il nuovo scarico più leggero e aperto.

Tantissima elettronica
Pressoché completa la dotazione elettronica di serie: oltre all'ABS disinseribile e regolabile su due livelli (Road e Track), troviamo il controllo di trazione anch'esso disinseribile e regolabile su 4 livelli, l'acceleratore elettronico e 5 riding mode (Rain, Road, Sport, Track e Rider, quest'ultimo personalizzabile a piacimento). Inoltre la RS monta di serie il cambio elettronico che permette di passare alle marce superiori senza azionare la frizione, rendendo la cambiata molto più veloce rispetto al sistema tradizionale. Per tenere sotto controllo tutti i parametri c'è poi una "spettacolare" strumentazione con display da 5" TFT full-color e nuovi comandi al manubrio con un joystick facile e intuitivo da azionare, posizionato sul blocchetto di sinistra.
 
La nuova strumentazione TFT full-color regolabile con display da 5", a destra il blocchetto al manubrio con selettore a 5 vie per "navigare" tra i menù di bordo
Telaio immutato, nuovo forcellone
Il telaio è lo stesso della precedente Street Triple, mentre il forcellone "a banana" è nuovo e più rigido, promette di migliorare la stabilità in velocità e ha il perno riposizionato, per aumentare la reattività in uscita di curva. Sospensioni e freni in effetti sono da superbike di alto livello: troviamo una forcella Showa Big Piston e un raffinato mono Öhlins STX40 (entrambi completamente regolabili), mentre l'impianto frenante sfoggia due pinze monoblocco Brembo M50 a quattro pistoncini, con regolazione della leva freno.
 
Il reparto sospensioni offre il meglio: forcella Showa BPF e mono Öhlins completamente regolabili

 
Come va
Bastano pochi metri per prendere confidenza con la Street Triple: la posizione di guida raccolta e l’ampio manubrio permettono di avere tutto sotto controllo a piloti di qualsiasi statura. Le gambe sono ben inserite negli incavi del serbatoio: solo chi supera il metro e 80 dopo un po' di chilometri sente il bisogno di più spazio.



Un motore "di carattere"
Il tre cilindri 800 è estremamente elastico, riprende da poco meno di 2.000 giri con un filo di gas e poi sale con un’erogazione piena e corposa fino a 7.000 giri. Da qui in avanti il tre cilindri inglese si trasforma e comincia a urlare, allungando come un quattro cilindri fino a 12.000 giri (quando interviene il limitatore), accompagnato dal rumore entusiasmante dell'aspirazione e soprattutto, del nuovo impianto di scarico. Assai efficaci le prime due marce ravvicinate, che garantiscono accelerazioni brucianti, mentre si potrebbe migliorare il cambio elettronico: funziona bene, ma non ha la fluidità di altri sistemi montati sulla concorrenza. Morbidissima invece la frizione.



Agilità fuori dal comune
La maneggevolezza è sorprendente, merito delle dimensioni contenute e del peso che è il più basso della categoria. Tutto viene esaltato dalla ciclistica ben a punto e dalle sospensioni di qualità: efficaci nella guida sportiva, ma allo stesso tempo in grado di garantire il giusto comfort sulle strade rovinate. Molto buono il grip offerto dagli pneumatici di primo equipaggiamento Pirelli Diablo Supersport SP (per la cronaca, gonfiati a 2,3 bar all’anteriore e 2,8 bar al posteriore). La frenata è da vera sportiva da pista: bisogna anzi imparare a “dosare” con attenzione il comando anteriore, molto potente e subito pronto a mordere. Certo, si può sempre fare affidamento sull'efficacia del sistema ABS di serie, ma... fate attenzione lo stesso.



In pista senza timori
In pista la piccola inglese ci ha stupito: è bastato montare un treno di pneumatici slick e settare il riding mode in modalità “track” per affrontare il circuito di Barcellona aprendo il gas a fondo senza mai rimpiangere una sportiva carenata con manubri bassi. Precisa in curva, svelta nei cambi di direzione e rigorosa in rettilineo, la Street Triple si è trovata perfettamente a suo agio tra i cordoli, anche in un circuito velocissimo clome il Montméelo che, sulla carta, non sarebbe adatto a una naked di questa cilindrata. Ci è piaciuta l'efficacia di traction control e ABS che lasciano ampi margini di controllo al pilota: ma abbiamo imparato che andando in pista, è sempre meglio effettuare i primi giri in modalità Sport, con i controlli ancora abbastanza “presenti” e soilo in seguito, una volta presa la mano, passare alla modalità “Track” per sfruttare tutte le qualità di questa naked leggera e "cattiva".



Prezzo corretto, ma...
Pochi i difetti riscontrati, tra cui la stampella laterale difficile da azionare e il parafango posteriore scarsamente efficace in presenza di sporco sull’asfalto. In ogni caso meglio dimenticare il passeggero a casa,o al massimo affrontare solo brevi spostamenti in coppia, perché lo spazio a disposizione è ridotto al minimo.
Il prezzo della RS è di 11.600 euro, una cifra elevata per una moto di questa cilindrata: ma bisogna considerare la ricca dotazione di serie e l'elettronica da SBK, in grado di soddisfare anche gli appassionati più esigenti. In ogni caso a listino ci sono la versione “base" S (disponibile da metà aprile) che costa 8.900 euro, quindi in linea con le concorrenti giapponesi e la "intermedia" R (offerta a 10.200 euro e disponibile da metà maggio) che è secondo noi quella col miglior rapporto qualità/prezzo.

Carta d'identità

Dati tecnici (dichiarati dalla casa)
Motore tre cilindri
Cilindrata (cm3) 765
Raffreddamento a liquido
Alimentazione a iniezione
Cambio a sei marce
Potenza CV (kW)/giri 123 (90)/11.700
Freno anteriore a doppio disco
Freno posteriore a disco
Velocità massima (km/h) nd
Dimensioni
Altezza sella (cm) 83
Interasse (cm) 141
Lunghezza (cm) 207
Peso (kg) - a secco 166
Pneumatico anteriore 120/70-17"
Pneumatico posteriore 180/55-17"
Capacità serbatoio (litri) 17,4
Riserva litri nd

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