Salta al contenuto principale

Intervista esclusiva a Tony Cairoli: “Sarà una stagione combattuta, non vedo l'ora!”

Dopo la grande vittoria ottenuta lo scorso fine settimana a Malagrotta, negli Internazionali d'Italia, abbiamo intervistato il fuoriclasse del Motocross Tony Cairoli in vista della stagione che lo attende. Il pluricampione di Patti ci ha raccontato i suoi progetti in pista ma anche fuori, visto che la bella Jill a fine 2017 diventerà sua moglie
Sta per iniziare una nuova stagione di Motocross e Tony Cairoli vuole tornare a vincere in sella alla sua KTM. Dopo il recente successo a Malagrotta, negli Internazionali d'Italia, abbiamo scambiato quattro chiacchiere con il sette volte campione del mondo di Motocross a proposito del difficile 2016, del tanto atteso 2017, della sua preparazione fisica, della MotoGP, del suo futuro e anche della sua vita privata. Ecco cosa ci ha raccontato il fuoriclasse italiano.

Cos'hai imparato dalla stagione 2016?
Di sicuro l’anno scorso è stato molto importante non mollare mai, crederci fino in fondo e puntare dritti all’obiettivo che, dopo i due infortuni che hanno condizionato la stagione, era terminare secondi. Non si può sempre vincere ma si deve sempre e comunque dare il 100% di quello che si ha, in 13 stagioni sono finito 8 volte primo, due volte secondo ed una terzo, solo nel 2008 ho dovuto mollare tutto a causa dell’infortunio al ginocchio e nel 2015 per via delle fratture al braccio.

Come pensi che sarà la nuova che sta per iniziare?
Una gran bella stagione, ci sono tutti i presupposti perché si possa assistere ad un campionato combattuto e onestamente non vedo l’ora che si abbassi il cancello di partenza del primo Gran Premio in Qatar.

Come ti sei preparato per tornare a vincere?
Lavorando, come ho sempre fatto, non ho cambiato molto, semplicemente ho finalmente avuto un inverno lontano dagli infortuni e la possibilità di fare tante ore in sella alla mia 450, cosa che non mi capitava da un po'. Ora mi sento nuovamente un tutt’uno con la moto, era dal 2014, quando mi feci male al Nazioni in Lettonia che non riuscivo a prepararmi come volevo.

Tra i tanti titoli vinti, quale ti è maggiormente rimasto nel cuore e perché?
Sono tutte belle le vittorie, se dovessi però indicare la vittoria di un Gran Premio direi la prima, assolutamente inaspettata, a Namur, nel 2004, per quello che riguarda un titolo invece, il secondo, quello della conferma, nel 2007, lì ho davvero capito che avrei potuto fare grandi cose in futuro.

Dopo tanti anni che corri, qual è l'aspetto più bello e più brutto di questo ambiente?
Non ci sono aspetti brutti, certo è faticoso a volte affrontare i Gran Premi in Italia, quando sei assalito da eventi, conferenze stampa, presentazioni e tutti ti vogliono vedere, stringere la mano e farsi una foto, ma devo anche dire che poi sei ripagato dallo strepitoso tifo degli Italiani, sono sensazioni che non hanno prezzo. Una delle cose che mi piace di più però è viaggiare e con la mia fidanzata Jill, spesso approfittiamo delle lunghe trasferte oltreoceano per visitare posti nuovi.

Descrivi la tua moto con tre aggettivi e raccontali.
Bella, potente e maneggevole. Bella, perché basta guardarla per rendersene conto, potente perché il 450 col quale ho scelto di correre quest’anno è la moto da cross più potente che abbia mai guidato, pur restando la maneggevolezza la sua dote più netta che ci permette di essere molto efficaci nelle più disparate condizioni di gara.

Pensi mai al momento in cui appenderai il casco al chiodo? Che pensionato sarai?
Onestamente ancora no, credo che sia presto, anche se la mia carriera, come quella di qualsiasi sportivo non sarà infinita. Per ora mi vedo bene in sella ad una moto da cross, in seguito magari potrei passare al volante di una quattro ruote da rally, vista la passione che ho per le gare automobilistiche.

Quale pronostico fai per la MotoGP 2017?
Difficilissimo fare un pronostico, spero che sia una grande stagione anche per loro, per gli italiani come Danilo Petrucci, che ieri era a Malagrotta a seguire gli Internazionali d’Italia di Motocross e per Valentino che ha una grande occasione per conquistare il decimo titolo.

Il 2017 sarà un anno importante anche per la tua vita privata, sei finalmente pronto per il grande passo con la tua Jill...
Con lei condivido tutto da una vita, abitiamo insieme e viaggiamo sempre insieme, oltretutto porta avanti una serie di progetti che prescindono dalla moto e che rappresentano un po’ anche il nostro futuro. Sposarci è la naturale conseguenza del nostro stare assieme ed al termine di questa stagione celebreremo il nostro matrimonio assieme a tutti i nostri amici ed alle nostre famiglie.

Secondo te è più facile "invecchiare" in MXGP o in MotoGP?
Di sicuro in MotoGP, le sollecitazioni alle quali vengono sottoposti i nostri fisici non hanno eguali nel mondo dello sport, con e senza motore, qui se si va oltre i 34/35 anni si è già dei fenomeni...

Leggi altro su:

Aggiungi un commento