Capolavoro Rossi
Lin Jarvis è il team manager di Yamaha dal 1998 e ha quindi vissuto per intero l'era di Valentino Rossi nella casa di Iwata, dal suo arrivo nel 2004, al suo addio nel 2010, al suo ritorno nel 2013. L'inglese ha parlato del Dottore in un'intervista alla Gazzetta dello Sport, e ha riassunto in poche parole quello che il pesarese è per la casa di Iwata: “È stato il capolavoro, il Rinascimento Yamaha”. Ripercorrendo la storia di Rossi in Yamaha, il momento più difficile è stato il finale di stagione 2015 e ha raccontato: “Con Vale convinto che la gara in Australia fosse stata manipolata e la conferenza stampa di Sepang ha cambiato tutto... Avrei preferito che Valentino non avesse detto niente. Spesso i piloti dovrebbero stare più zitti. Non credo che esprimere sempre la tua opinione sia necessariamente una buona idea, e questo concetto si applica a Valentino come a Jorge. Se Rossi non fosse stato così duro in conferenza a Sepang, sono abbastanza sicuro che non ci sarebbe stata quella reazione enorme di Marquez. È stato il suo errore”. Probabilmente, se la situazione fosse stata gestita in modo molto più pacato, il Dottore avrebbe potuto vincere il suo decimo titolo mondiale: “Ma sono piloti. Caldi, emozionali, non puoi controllarli, solo consigliarli”. Il titolo 2016 ormai è già stato deciso e si guarda al futuro: Rossi ha firmato a inizio stagione un altro biennale con Yamaha, per le stagioni 2017 e 2018, e il suo compagno di squadra sarà il giovane Maverick Vinales. Se questi saranno gli ultimi due anni di Valentino in MotoGP, nessuno lo sa, e Jarvis ha ammesso: "Non vede i prossimi due anni come gli ultimi, ma capirà quando il momento sarà arrivato. È un leader, inizia ogni stagione convinto di poter essere campione. E io, da parte mia, non ho dubbi al proposito”. Questo fine settimana sarà disputato il Gran Premio di Malesia, cliccate qui per vedere gli orari diretta TV!