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Ducati Supersport 936, ecco la novità 2017 presentata al WDW!

Era la novità più attesa al World Ducati Weekend e doveva restare “segreta”: esposta in una camera di "sicurezza" a cui i partecipanti al WDW possono accedere col divieto di fare fotografie. Invece… ecco la nuova Ducati Supersport! La foto è finita su facebook e sta facendo il giro del mondo. Siete pronti al ritorno di un mito di Borgo Panigale?
Sportiva ma non da pista
Ducati lo aveva promesso, al WDW avrebbe presentato due novità: una versione speciale per festeggiare i suoi 90 anni (attesa per stasera) e una ghiotta anteprima di un modello 2017. Quest’ultimo, come già era accaduto per la Scrambler due anni fa, sarebbe stato esposto in una “camera di sicurezza” a cui tutti i partecipanti al WDW potevano accedere, col divieto però di scattare foto. Nell’era di internet un divieto difficile da mantenere e infatti… è durato giusto qualche ora.
Ecco qui sopra lo scatto clandestino che ha svelato al mondo la nuovissima Ducati Supersport 936. Si tratta evidentemente di una sportiva stradale, con il frontale ispirato a quello della Panigale, sotto la carena però non c’è il motore Superquadro che equipaggia le SBK bolognesi, ma il bicilindrico Testastretta della famiglia Monster e Hypermotard, nella versione da 936 cm3, probabilmente con circa 120/130 CV. Nella foto balza all’occhio il telaio rosso (tipico della famiglia Monster) e il manubrio non troppo basso che promette una posizione di guida comoda per l’uso su strada. La Supersport sarà quindi una sportiva da godersi soprattutto sulle strade “normali” e non votata esclusivamente alla pista come le superbike Panigale. Impressioni confermate da Claudio Domenicali (AD di Ducati) durante la conferenza stampa che ha presentato il WDW ed è servita anche per fare il punto sulle attività della casa bolognese. Riguardo alla Supersport Domenicali ha spiegato: “Si tratta di un nuovo modello, votato all’uso stradale, non realizzato per la pista. La Supersport è molto attenta al comfort e all'ergonomia, anche per il passeggero, non si tratta di una moto estrema, avrà una cilindrata sotto i 1000 sfruttando il nostro motore 936, sarà leggera anche per quel che riguarda i costi di gestione e per il prezzo di acquisto. Le sportive moderne sono moto complicate, hanno prestazioni estreme e un prezzo molto elevato. Sul mercato attualmente c’è ben poco di paragonabile alla Supersport, si tratta  di moto “povere” che costringono a compromessi. La nostra non sarà così e lo vedrete all'EICMA." Promesse interessanti, non vediamo l’ora di provare questa nuova Ducati bella e "possibile": vista la base di partenza (Monster 821) e l'impostazione generale, ci aspettiamo un prezzo intorno ai 12.000/13.000 euro.

Supersport il ritorno di un mito
Per la casa di Borgo Panigale è il ritorno di un nome che ha segnato profondamente la sua storia. La famiglia Supesport (o SS) nasce nei primi anni 70, come replica della moto vincente a Imola con Paul Smart nel 1972, una vera SBK ad altissime prestazioni, con soluzione tecniche raffinatissime per l’epoca, come la distribuzione desmodromica a coppie coniche. Prodotta in poche centinaia di esemplari, oggi la “carter tondi” (in gallery) è un pezzo di alto collezionismo. Il successo di “massa” per questa famiglia arriva nel 1988, sotto la proprietà Castiglioni e grazie alla matita ispirata di Miguel Galluzzi, la Supersport prende di nuovo vita  e nasce la versione più conosciuta (qui sotto), una sportiva leggera ed essenziale che contribuì a rialzare le sorti di Ducati, insieme alla 916 di Tamburini e, soprattutto, alla Monster inventata sempre da Galluzzi. Proprio sulla base della “sua” Monster, il designer argentino aveva sviluppato la Supersport seconda serie, ma con il passaggio di Ducati al fondo americano TPG Galluzzi rimase con Castiglioni nel gruppo Cagiva e il progetto della Monster carenata fu bloccato. Il "dossier" passò nelle mani di Piere Terblanche, che ispirandosi alla sua supermono realizzò la Supersport seconda serie (in gallery). Il risultato non fu all’altezza delle aspettative. Ma questa è un’altra storia…


 

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