Salta al contenuto principale

53 Fast Living, custom veloce dalla Russia

Chi l'ha detto che in Russia non sanno costruire café racer? Quelli di 53 Fast Living la sanno lunga  ecco chi sono e le loro ultime "diavolerie"
Uno sguardo ad est
Sarà che fa freddo per gran parte dell’anno, sarà che non esiste un marchio nazionale di riferimento sul mercato, ma risulta difficile mettere le parole Russia e moto nella stessa frase. Se nell’area racing molti passi in avanti sono stati fatti, come i nuovi circuiti e i team che hanno corso e corrono in vari campionati, nella sfera delle special il movimento è in fase embrionale, legato ancora alle classiche custom all’americana.
Qualcosa comunque inizia a muoversi, come al solito nei grandi centri urbani: il brand 53 Fast Living, ad esempio, con base nella capitale Mosca, è un’officina che da qualche anno propone belle motociclette con gusto tipicamente europeo, foto patinate comprese.
Il loro inizio però non è stato “classico” come si potrebbe pensare.
Tutto ruota attorno alla figura del giovane Anton Milov, classe 1979, che dal 2007, in veste di team principal, è stato al timone di una squadra che ha corso nel campionato Supersport russo; dopo tre anni, nel 2010, sempre Anton ha esordito nel mondo del custom con il suo brand, 53 Fast Living.
Il fatto di avere trascorsi sportivi va visto quale valore aggiunto, quando si vogliono costruire special: spesso l’aspetto estetico è l’unico ad esser considerato, a discapito delle prestazioni.
Nelle motociclette di 53 Fast Living c’è sostanza applicata alle forme più diverse: Anton e la sua crew sono onnivori di motociclette e passano con naturalezza dalla semplice cafè racer al bobber, sempre però con un occhio di riguardo ai componenti.
La loro Yamaha Virago è estrema: dalla placida custom hanno estratto l’essenza sportiva - possibile che ce l’avesse? - e plasmato nelle forme una cafè racer che non fa solo scena, ma la pista l’ha vista davvero. Dopo averla spogliata di tutto ciò che era superfluo, hanno installato nuovi componenti racing come pinze freno, dischi, scarico artigianale e upgrade della ciclistica con una nuova forcella upside-down. Basta un motore con tanta coppia e una cura dimagrante che l’ha portata a 190 chilogrammi per divertirsi tra i cordoli.
Invece per derapare sul ghiaccio, condizione non così inusuale alle latitudini russe, si sono inventati un ibrido tra flat track e supermotard, la Mr.White su base Yamaha WR250, completamente aggiornata per impianto frenante Tokiko, terminale e sospensioni e ovviamente ruote chiodate.
Non si può per concludere non citare il loro pezzo probabilmente meglio riuscito: il bobber O/2 costruito attorno alla Suzuki Savage 650, modello semisconosciuto in Italia. E’ quanto di più essenziale e striminzito si possa immaginare, un bobber da vero purista europeo della disciplina.
Telaio rigido costruito da zero, forcella girder, trasmissione a cinghia e gomme Coker old style: difficile trovare qualcosa che non vada in questa motocicletta.
Questi sono solo tre esempi, ma il menù russo comprende anche scrambler semplici o streetfighter muscolose: l’eclettismo non difetta a Milov e soci che a breve presenteranno due nuove motociclette. Conviene dare un occhio al loro sito o sui social ogni tanto. Imprevedibili questi russi... 

Aggiungi un commento