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Autodromo di Monza: apre il nuovo Museo della Velocità

In un’elegante struttura all’interno dell’Autodromo è stato inaugurato il nuovo Museo, curato da Ippolito Alfieri e Marco Donati. Non si tratta della solita esposizione di cimeli e memorabilia del mondo delle corse, ma di un percorso che offre una emozionante esperienza "multisensoriale" attraverso 14 aree tematiche. E c’è anche una App per avere sempre il Museo a portata di mano
Per vivere e rivivere le emozioni dei motori e della pista
Il Museo della Velocità ha aperto oggi le porte al pubblico degli appassionati in visita al "tempio della velocità" (come viene definito in tutto il mondo l'Autodromo di Monza) in occasione della Coppa Intereuropa, il tradizionale weekend di gare riservato alle autostoriche. A differenza della maggioranza dei musei all'interno dei circuiti, non si tratta della solita rassegna di veicoli e nemmeno di una narrazione cronologica della vita sportiva del circuito. Il concept alla base del museo (sviluppato da Ippolito Alfieri, giornalista e fotografo, insieme all'architetto Marco Donati) è quello di offrire al visitatore una esperienza multisensoriale all'interno di aree tematiche in continua evoluzione. Lo staff di Alfieri ha creato un ordine espositivo che si sviluppa attraverso 14 aree tematiche: auto e moto, tecnologia, motori, cockpit, piloti, sicurezza, vittorie, velocità, pneumatici, abbigliamento, media e tv, pubblico, pista, box e paddock. Ciascuna area è racchiusa in un box di due metri per due metri, all’interno del quale sono esposti contenuti grafici, multimediali e memorabilia. L’esperienza non è retrospettiva: il linguaggio espositivo vuole riproporre, anzi vuole fare rivivere ai visitatori le emozioni offerte dai motori e dalla guida in pista. Al momento nel Museo sono esposte solo due moto: una MV Agusta del 1970 prtata in gara da Giacomo Agostini, che era presente all’inaugurazione (a Monza vinse il suo primo titolo mondiale nel 1966) e la Yamaha con cui Roberto Pirovano ha corso in Superbike nei primi anni 90. Insieme al museo è stata realizzata la app "Museo della Velocità" (per Android e iOs) che offre immagini, informazioni e curiosità ai visitatori: per esempio, sfruttando il Gps si possono scoprire i luoghi sacri del circuito. Nell'app ovviamente non mancano le informazioni sui piloti più famosi (nella sezione "Motociclismo” ci sono, per esempio, Giacomo Agostini e Mike Hailwood), sulle automobili e sulle moto che hanno trionfato a Monza.

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