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Motor Bike Expo 2015 – Le special Ducati Scrambler by Deus, Officine Mermaid e Mr Martini

Come promesso, Ducati al salone veronese ha portato tre interessantissime special su base Scrambler. A realizzarle tre delle più quotate realtà custom italiane: Deus, Officine Mermaid e Mr. Martini. La Scrambler può far discutere, ma si conferma una base perfetta per moto fuori dall'ordinario
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Fuoriserie
Tre big per la Scrambler
Ha aperto oggi i battenti il Motor Bike Expo, il più importante salone europeo dedicato alle special, tra le case presenti c'è Ducati che nel suo stand non solo espone le novità 2015 ma anche tre belle special realizzate su base Scrambler. Tre moto realizzate rispettivamente da Deus ex Machina Italia, i “vicini di casa” di Officine Mermaid (hanno la sede entrambi nel quartiere Isola di Milano) e Nicola Martini. Le moto reitepretano ciascuna una delle tre versioni "base" della Scrambler. A Deus è toccata la Full Throttle, Officine Mermaid ha messo le mani sulla Urban Enduro, mentre Nicola Martini ha sfogato il suo estro sulla Classic. Soddisfatto Filippo Bassoli di Deus: “Lo Scrambler lo aspettavamo da qualche tempo: nel 2010 provammo la guida di traverso nella pista di trotto di Harold Park a Sydney, con gli amici di Ducati e in quella occasione ci giurammo che presto sarebbe nata una Deus su una loro base. Oggi grazie allo Scrambler è successo: finalmente ci siamo trovati davanti ad una moto dalle forme di chiara ispirazione retrò, ma con un DNA ed una tecnica da vera motocicletta. Caratteristiche che hanno permesso ad Emanuele e Peter di lavorare di 'pancia', specialmente dopo essersi trovati di fronte alla moto ed averla spogliata scoprendo un telaio molto bello. Da qui è nato il progetto, frutto di idee più libere e innovative, dove la parte regina della moto è riservata al bodywork in alluminio, con all'estremità il codone in pezzo unico e la tabella porta numero e faro ispirata alle moto da Speedway. Ma a completare il progetto ci sono anche il parafango asimmetrico e tanti piccoli dettagli, come il posizionamento del filtro conico nel telaio, il freno a disco e ovviamente lo scarico dedicato. Il nome è invece opera di Carby, direttore creativo di Deus Australia che in questi giorni era a Milano e ha visto il progetto quasi concluso e se ne è innamorato: Hondo Grattan, il cavallo che ha vinto tutto sul circuito di Harold Park, e chissà che un giorno non troppo lontano la nostra moto finisca a girare su quell'ovale.” Dario Mastroianni di Officine Mermaid così racconta la sua creazione: “Abbiamo deciso di customizzare lo Scrambler Ducati perché ci è sembrata fin da subito una moto italiana dal gusto special e l'abbiamo realizzata con lo stile inconfondibile di Officine Mermaid rendendola più “grezza”, spartana ed essenziale. L’abbiamo chiamata Scratch, dall’inglese graffiato, rovinato. E lo si vede subito dal serbatoio, che abbiamo sverniciato e trattato a mano, un procedimento che riserviamo solamente alle nostre moto più esclusive. I parafanghi, in ferro, sono stati lasciati grezzi, come noi, e spazzolati a mano in officina e poi abbiamo lasciato sulla moto solo l’essenziale: ciò che non serviva è stato eliminato. Anche lo scarico, ad esempio, deriva da quello originale ma è stato ridotto al minimo. All’anteriore abbiamo scelto una forcella a steli tradizionali con cerchio anteriore da 21" a pianta larga e posteriore da 18", mentre sella e manopole sono state realizzate in pelle verde vintage, ispirate fortemente allo stile 'western'. La nostra Scratch ha poi un faro anteriore di profondità tipo 'rally', faretto spot laterale”. Chiude Nicola Martini, in arte Mr Martini, che a Verona (a breve le foto) è sbarcato in veste di Mangiafuoco con uno stand tutto suo: “Ho deciso di partecipare a questo progetto perché mi affascinava molto l'idea di lavorare con questo marchio italiano, ma soprattutto di lavorare con questo team 'Scrambler', team giovane, dinamico, easy. Grazie alla versatilità di questa moto ho pensato di stravolgerne il concetto di base, da Scrambler a Cafe Racer. Lo stile richiama un design più americano che anglosassone viste anche le radici del progetto originale Scrambler degli anni settanta. Sebbene lo stile sia Cafè Racer questa moto ha un mix di elementi che la rendono unica. Infatti su particolari come lo scarico alto e le gomme tassellate è rimasto il concetto di Scrambler. Da questa fusione nasce anche il nome della nostra moto: S. C. R. - Scrambler Cafè Racer. Abbiamo sostituito il cupolino, il codone posteriore, lo scarico completo, i supporti pedane e manubrio, il mono ammortizzatore posteriore, e ovviamente abbiamo dato un nuovo colore. Lo Scrambler Cafè Racer è in total black, colore ripreso anche per sella, sottocoda e coperchi della distribuzione”. In gallery  tutte le tre moto.
 

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