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SBK 2014, Albesiano: “In Aprilia non diamo ordini di scuderia”

SBK notizie – Durante la lunga pausa estiva, il sito ufficiale delle derivate di serie ha intervistato il responsabile del team Aprilia Racing. Romano Albesiano ha fatto il punto della situazione dopo nove gare, sottolineando che per il gran finale non verranno dati ordini di scuderia, nonostante la seconda posizione in classifica generale di Sylvain Guintoli
Aprilia si prepara per il finale
La maggior parte del campionato 2014 delle derivate di serie si è già disputato e, dopo le lunghe vacanze estive, i piloti dovranno affrontare gli ultimi tre round decisivi. Il titolo, ormai, sembra essere ipotecato dal campione del mondo in carica Tom Sykes, ma Sylvain Guintoli si trova comunque a 44 punti di distanza. Il sito ufficiale della Superbike ha intervistato il team manager dell'Aprilia Racing Romano Albesiano, che dopo nove gare, ha dichiarato: “Sylvain sta facendo un’ottima stagione, è migliorato rispetto allo scorso anno e ha già vinto due gare. Sta lottando per il titolo e sta facendo quello che ci aspettavamo da lui. Marco ha avuto qualche problema di adattamento all’inizio, ma abbiamo lavorato duramente insieme e abbiamo trovato delle soluzioni con cui ora riesce ad esprimersi al meglio”. La situazione in classifica generale potrebbe essere diversa se in Gara 2 a Portimao, Guintoli non avesse erroneamente causato un incidente che ha penalizzato sia a sé stesso sia il compagno di squadra. Su questo accaduto Albesiano ha detto: “È stato un grosso errore. Capita, soprattutto quando hai due piloti fortissimi e non ci sono ordini di squadra. È successo prima a Kawasaki, poi a noi. Ovviamente non siamo soddisfatti, ma sono cose che dobbiamo accettare perché possono succedere. I piloti ne hanno parlato tra loro pacificamente ed è tutto alle spalle”. Proprio con quanto successo, e con soli tre round a disposizione per provare a mettere le mani sul titolo, poteva esser stata data qualche indicazione ai piloti, ma Albesiano ha negato categoricamente: “Abbiamo pensato a lungo se fornire al team ordini di squadra o meno, ma crediamo che non sia il caso né il momento. Sono convinto che queste decisioni vanno un po’ contro lo spirito sportivo, e non ci piacciono granché”.
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