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Tucano Urbano, la collezione "fresca" per testa, spalle e mani

Sono El’Mettin, Gilet Orazio e Adamo ed Eva Guant i capi per testa, spalle e mani della collezione primavera-estate 2016 di Tucano Urbano. Ampiamente aerati, consentono di viaggiare su due ruote ben rinfrescati anche durante la stagione più calda
Accessori
Protetti ma non sudati
Mai senza casco, paraschiena, o a mani nude: è il motto di Tucano Urbano che per l'estate propone tre capi di abbigliamento pensati per non far sudare (troppo) sotto il solleone. Si parte dal casco: il nuovo modello demi-jet si chiama El’Mettin (119 euro), con un divertente gioco di parole tra il termine inglese per casco (helmet) e un improbabile milanesismo. Ha la calotta in policarbonato e la doppia visiera: una trasparente lunga, l’altra più corta con funzione di parasole, per quattro modalità d’utilizzo, da scegliere in base all’intensità del sole e del vento. Quattro i colori - volutamente inediti rispetto agli standard del mercato: due opachi - grigio antracite e biking red - e due lucidi (verde acqua e bianco ghiaccio). Per la protezione della schiena, invece, Tucano Urbano ripropone, opportunamente rivisto e corretto, un suo storico bestseller: il gilet Orazio, in due versioni, una tecnica in poliestere windbreaker, idrorepellente e traspirante (79 euro) e l’altra casual in cotone canvas (69 euro). Entrambi i modelli hanno la tasca predisposta per alloggiare il paraschiena morbido prodotto da D30; mentre per assicurare comfort e praticità sono stati dotati di fodera in rete, di due tasche interne e di sei esterne sul davanti, più una posteriore alla cacciatora.
Infine, per le mani, il catalogo primavera-estate del marchio lombardo propone gli stilosi Adamo ed Eva Guard (37 euro), realizzati in pelle con dorso elasticizzato. Chi è alla ricerca di un capo più tecnico può contare sui MRK PRO (49,90 euro), omologati moto CE, con inserti rigidi in Abs sulle nocche. Non mancano, infine, i pratici e funzionali Triloba (33 euro), con inserti imbottiti su dita, nocche e dorso.

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